La corteccia di pino è, da sempre, uno dei materiali più utilizzati per la pacciamatura di piante in vaso, aiuole e giardini. Per quanto riguarda la presenza come ammendante nei substrati, la corteccia subisce un importante processo di lavorazione (tecnicamente diverso rispetto a quello per la produzione ad uso pacciamatura), l’umificazione. La corteccia utilizzata come ammendante proviene dagli scarti delle lavorazioni del legno e viene trasformata in particelle più piccole fino a 10 mm, che una volta stabilizzate nel processo di umificazione, di circa 60-90 giorni, possono essere utilizzate insieme ad altri componenti (come per esempio torba, pomice o perlite) per realizzare substrati ideali per la coltivazione di piante. La corteccia di pino ha una struttura porosa che determina importanti vantaggi nei substrati, come la corretta aerazione delle radici e il giusto drenaggio dell’acqua, evitando pericolosi ristagni. L’efficacia della corteccia di pino, come componente di un substrato, dipende sempre dal tipo di pianta che si sta coltivando e dalle singole esigenze. Alcune, per esempio quelle acidofile, possono trarre maggior beneficio dall’utilizzo della corteccia, permettendo di creare le condizioni per un substrato ottimale.
TIPOLOGIE DI PIANTE RACCOMANDATE
PIANTE ACIDOFILE
Molte piante acidofile, come azalee, rododendri, camelie e mirtilli, prosperano in suoli leggermente acidi. La corteccia di pino contribuisce a mantenere un ambiente con un pH adeguato per queste tipologie di piante.
CONIFERE E PIANTE FORESTALI
Piante come pini, abeti, cipressi e altre conifere crescono in ambienti naturali dove la corteccia di pino è una componente comune del suolo. Utilizzarla come substrato può offrire un ambiente familiare e favorevole per queste piante.
CONIFERE E PIANTE FORESTALI
Molte piante ornamentali e perenni beneficiano dell’uso della corteccia di pino nei substrati. Questo include piante come ciclamini, viole, lupini e molte altre.
Piante in vaso o in contenitore
La corteccia di pino è spesso utilizzata in substrati per piante in vaso o in contenitori. Fornisce una buona aerazione e un adeguato drenaggio, che sono essenziali per le piante coltivate in contenitori.
Alberi da frutto
Alcuni alberi da frutto, come gli alberi di mele o di ciliegie, possono trarre beneficio dalla corteccia di pino come componente del substrato, specialmente se piantati in terreni che richiedono un miglioramento costante del drenaggio.
Piante ornamentali e da giardino
Molti arbusti ornamentali e piante da giardino, come per esempio ortensie, peonie e rose, possono prosperare in substrati che vedono la presenza della corteccia di pino.
GLI EFFETTI DELLA PRESENZA DELLA CORTECCIA DI PINO NEL SUBSTRATO
I vantaggi della presenza della corteccia di pino all’interno di un substrato sono molti. E non va nemmeno dimenticata la sostenibilità ambientale, trattandosi di un materiale, che seppur trattato, è completamente di origine naturale. Vediamoli nel dettaglio.
Corretta aerazione del substrato
La corteccia ha una struttura porosa che permette una buona aerazione del substrato. Questo è essenziale per le radici delle piante, in quanto fornisce l’ossigeno necessario per la corretta respirazione radicale.
Drenaggio dell'acqua
La corteccia, grazie alla sua natura porosa, consente un efficace drenaggio dell’acqua in eccesso. Questo previene il ristagno idrico, che può essere dannoso per molte piante, specialmente se coltivate in vasi o contenitori.
Ritenzione idrica
Anche se la corteccia favorisce il drenaggio, può comunque trattenere una quantità sufficiente di acqua per fornire alle radici un adeguato approvvigionamento. Questo equilibrio è fondamentale evitare alle piante ristagni o mancanza d’acqua.
Controllo del pH
La corteccia tende ad avere un pH leggermente acido, il che può essere benefico per alcune piante che preferiscono terreni leggermente acidi.
Decomposizione più lenta
A differenza di altre materie organiche, come la torba, la corteccia si decompone molto più lentamente. Questo significa che il substrato mantiene la sua struttura e la corretta stabilità per un periodo di tempo più lungo.
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Prevenzione delle malattie
La corteccia, essendo un materiale inerte, è meno suscettibile all’insorgenza di malattie o patogeni rispetto ad altri composti organici come per esempio la torba.
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LE CARATTERISTICHE OTTIMALI DELLA CORTECCIA DI PINO
Un’ottima corteccia di pino per substrati deve possedere alcune caratteristiche che le consentano di garantire un’efficace crescita delle piante. Ecco alcune delle qualità richieste.
Corretta granulometria
La corteccia di pino deve avere una granulometria adeguata, ovvero una giusta combinazione di dimensioni delle particelle. Una miscela con varie dimensioni di granuli può contribuire a una migliore struttura e aerazione del substrato.
Ottima porosità
La corteccia deve essere abbastanza porosa da consentire un adeguato passaggio dell’aria e il drenaggio dell’acqua in eccesso. Questa porosità favorisce la corretta respirazione delle radici e previene il ristagno idrico.
Durezza
La corteccia dovrebbe essere dura e resistente, in modo da mantenere la sua integrità strutturale nel tempo. Una corteccia troppo friabile potrebbe frammentarsi facilmente, causando una perdita di struttura nel substrato.
Bassa concentrazione di polveri e fibre fini
La corteccia di pino di alta qualità deve avere una bassa concentrazione di polveri e fibre fini. Queste particelle possono contribuire a una maggiore compattazione del substrato e ad ostacolare la circolazione dell’aria.
Assenza di contaminanti
La corteccia non deve contenere contaminanti nocivi come metalli pesanti o agenti patogeni che potrebbero danneggiare le piante.
Pre-trattamento o sterilizzazione
La corteccia viene generalmente sottoposta a un processo di pre-trattamento o di sterilizzazione per eliminare eventuali patogeni o insetti che potrebbero essere presenti. Poi, come detto all’inizio deve essere umificata, per poter essere utilizzata come ammendante all’interno di substrati.
UNA BARRIERA EFFICACE CONTRO LE MALERBE
La corteccia di pino può essere utilizzata come pacciamatura e nella fattispecie come materiale per la copertura del terreno, per ridurre la crescita delle erbe infestanti. Quando viene applicato uno strato spesso può fornire una copertura che ombreggia il terreno sottostante. Questo può ostacolare la germinazione delle erbacce, in quanto molte di esse richiedono luce diretta per crescere. La corteccia di pino, se ben posizionata, può competere con le erbe infestanti per l’acqua e i nutrienti nel suolo. Le erbe infestanti, nonostante tutti questi accorgimenti (se sono particolarmente aggressive), potrebbero ancora germogliare e crescere attraverso la corteccia. Per migliorare l’efficacia della corteccia di pino come copertura contro le erbe infestanti è consigliabile quindi:
- Applicarla in uno strato abbastanza spesso (generalmente da 5 a 10 cm).
- Verificare periodicamente e rimuovere eventuali erbe infestanti
LA QUANTITà CORRETTA DI CORTECCIA ALL’INTERNO DI UN SUBSTRATO
La quantità di corteccia di pino che può essere inserita in un substrato dipende dalle esigenze delle piante che si desiderano coltivare e dalle caratteristiche del terreno. La corteccia di pino, nel caso dei substrati di coltivazione, viene utilizzata come componente in una miscela insieme ad altri materiali come per esempio torba e perlite. Ecco alcune linee guida utili.
Impiego proporzionale nel substrato
La proporzione di corteccia di pino in un substrato può variare dal 20% fino ad un massimo del 50% del volume totale. Ma la percentuale dipende molto dalle caratteristiche delle piante coltivate. Per esempio, le piante che preferiscono terreni acidi e ben drenati (come azalee e rododendri) potrebbero richiedere una percentuale molto alta. In ambito professionale, comunque difficilmente si supera il 25%.
DRENAGGIO E AERAZIONE
Se l’obiettivo è migliorare il drenaggio e l’aerazione del terreno, una percentuale più alta di corteccia di pino potrebbe essere raccomandata soprattutto per le piante in vaso o in contenitore.
Altezza del substrato
Se, invece, stai creando un substrato per piante in contenitore è fondamentale considerare la profondità del vaso. Un substrato con una percentuale maggiore di corteccia può essere utile per vasi profondi, mentre per vasi più superficiali potrebbe essere sufficiente una percentuale inferiore.
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CORTECCIA DI PINO PER SUBSTRATI
CODICE | FRAZIONE (mm) | CONFEZIONE |
CORT08BBGS | 0-8 | SFUSO |
CORT08SFUSA | 0-8 | BIG BAG |
CORTECCIA DI PINO PER PACCIAMATURA
CODICE | FRAZIONE (mm) | CONFEZIONE |
CORT25460VERD | 10-40 | 60 LT |
CORT1525SF | 15-25 | SFUSO |
CNPZ0515BBGS | 5-15 | BIG BAG |