Il fosfato diammonico (DAP) è un elemento molto utile nella preparazione dei substrati di coltivazione per l’orticoltura e la floricoltura professionale.
Si tratta di un fertilizzante binario che suscita particolare interesse grazie alla sua duplice funzione: apporta elementi nutritivi fondamentali e svolge un’efficace azione tampone del pH.
Questa sua azione combinata lo rende particolarmente indicato nella gestione della fertilità del suolo, specialmente se quest’ultimo è a base organica (fibra di cocco, torba, miscele di compost).
Nel vivaismo la scelta del corretto substrato di coltivazione è fondamentale per assicurare alla pianta coltivata una salute e una crescita ottimale.
I professionisti del settore sanno bene che la scelta del substrato non deve essere fatta in modo avventato ma in modo ponderato.
Questo è infatti una miscela pensata appositamente al fine di offrire alle radici l’ambiente ideale: un buon drenaggio, una corretta aerazione e il giusto apporto nutritivo.
Il substrato è uno dei fattori che maggiormente influenzano il risultato di una coltura in vaso.
Questo deve avere, oltre a un pH adatto e un ridotto contenuto di sali solubili, anche un’elevata porosità, un’ adeguata capacità di ritenzione idrica e una buona stabilità nel tempo.
L’idratazione del substrato è un fattore molto importante e conoscere in che modo l’acqua viene assorbita è fondamentale per la scelta delle componenti più adatte alla coltura e per il controllo dell’irrigazione.
Uno dei parametri più importanti per la determinazione dello stato di salute di una pianta è il livello di pH del terreno o, nel caso delle coltivazioni in contenitore, del substrato.
Quando la variazione si discosta di un punto dal range ottimale è necessario intervenire tempestivamente per limitare i danni.
Per garantire una crescita ottimale delle piante in vaso è necessario monitorare i vari parametri chimici e fisici del substrato. EC, pH e umidità del substrato sono sicuramente i fattori più importanti da tenere sotto controllo. Una loro gestione meticolosa infatti serve a evitare problemi fisiologici e nutrizionali che potrebbero mettere a repentaglio la salute delle piante.
Perché questi parametri sono così importanti e come possiamo monitorarli in modo costante e preciso?
L’oziorrinco è un insetto appartenente alla famiglia dei curculionidi. Ha una lunghezza di circa 7-10 mm e presenta un corpo robusto e di colore scuro. Ma il problema principale è rappresentato dalle larve che possono rappresentare una minaccia annidandosi all’interno del substrato di coltivazione. Negli ultimi anni, forti di una grande esperienza nella realizzazione di substrati su misura e di un confronto diretto con gli operatori del settore vivaistico, abbiamo cercato di mettere in campo la migliore strategia di difesa contro l’oziorrinco con l’introduzione di correttivi all’interno dei substrati che rendono i terricci difficilmente attaccabili dalle larve di questo parassita.
La formazione del tappeto erboso è un processo che si articola in una serie di passaggi, indispensabili per la buona riuscita del prato.
Tutto parte dalla scelta del substrato più adatto per questo tipo di coltura e prosegue con il corretto impiego dello stesso.
Le alte temperature della stagione estiva possono rappresentare una fonte di stress per le piante. Riuscire a ridurre gli effetti del caldo può risultare determinante in una corretta strategia di gestione delle piante in vivaio, che include una somministrazione adeguata di fertilizzanti a rilascio controllato (fondamentali per compensare le perdite nutrizionali dovute al grande caldo) e un approvvigionamento idrico costante. Le alte temperature possono influenzare in modo importante la nutrizione delle piante: ecco perché risulta fondamentale un monitoraggio attento e costante. Ma entriamo meglio nel dettaglio dei rischi connessi alle temperature elevate.
L’utilizzo della fibra di legno nei substrati di coltivazione è diventata una pratica sempre più diffusa in campo vivaistico. La fibra di legno offre caratteristiche importanti per la coltivazione di piante in contenitore e la sua efficacia è stata dimostrata da numerosi test e da un uso sempre più intenso in campo professionale. La presenza della fibra di legno contribuisce non solo a creare un substrato più stabile, capace di favorire lo sviluppo di radici sane e vigorose, ma permette anche di avere buoni livelli di aerazione, di ritenzione e drenaggio dell’acqua.