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Qualità nella fibra di legno: come riconoscerla?

fibra di legno

L’utilizzo della fibra di legno nei substrati di coltivazione è diventata una pratica sempre più diffusa in campo vivaistico. La fibra di legno offre caratteristiche importanti per la coltivazione di piante in contenitore e la sua efficacia è stata dimostrata da numerosi test e da un uso sempre più intenso in campo professionale. A dimostrazione della crescente importanza di questa materia prima, – Aipsa – ( associazione italiana produttori substrati e ammendanti), sta portando avanti nuovi studi sulle fibre di legno. L’ultimo è un progetto che riguarda varie prove in serra. I campioni di fibre di legno oggetto di studio sono stati reperiti sul mercato italiano, su quello Europeo (Francia, Germania, Danimarca, Olanda, Inghilterra) e Nordamericano (Stati Uniti e Canada), con la collaborazione dei più importanti produttori mondiali di fibra di legno.
La prima fase dello studio prevede un focus sulle caratteristiche chimico-fisiche e biologiche della fibra di legno, mentre nella seconda fase si testeranno differenti miscele su colture orticole e ornamentali, per valutare il comportamento e le modalità di gestione in coltivazione.
Perché uno studio sulla fibra di legno? Il primo obiettivo è valorizzare questi materiali attraverso la conoscenza delle loro proprietà, del comportamento in miscela con altre componenti, degli effetti sulla crescita delle piante e delle possibili modifiche alle tecniche di coltivazione per migliorare le prestazioni.
Il secondo riguarda la sostenibilità dei substrati e l’obiettivo di garantire una maggiore sostenibilità a tutto il processo della filiera.

Pierucci Agricoltura è da molti anni produttrice di substrati di coltivazione. Abbiamo maturato molta esperienza, nata da un confronto diretto e quotidiano con numerosi operatori florovivaisti di tutta Italia. La fibra di legno è diventata una componente importante all’interno dei nostri substrati, sia in quelli a base di torba di sfagno, sia nella realizzazione di substrati peat-free, cioè privi di torba. I risultati che abbiamo raggiunto negli ultimi anni stati molto positivi.
La presenza della fibra di legno contribuisce non solo a creare un substrato più stabile, capace di favorire lo sviluppo di radici sane e vigorose, ma permette anche di avere buoni livelli di aerazione, di ritenzione e drenaggio dell’acqua. Ma per raggiungere questi risultati è indispensabile disporre di una fibra di legno di alta qualità, ottenuta con un processo di produzione standardizzato, rigoroso e controllato.

Come riconoscere la qualità della fibra di legno

I vantaggi dell’utilizzo di substrati come la fibra di legno sono vari. In particolare viene garantita:

  • Una buona radicazione facilitata da un rapporto aria-suolo ottimale
  • Un buon drenaggio dell’acqua con conseguente capacità di riumidificazione
  • Un peso specifico inferiore alla torba (escluso il compost)

Tuttavia è opportuno conoscere bene le caratteristiche di ciascun sostituto della torba, in quanto nessuno di essi è esente da alcune criticità.
La fibra di legno si caratterizza per un basso peso specifico (che equivale a minori costi di trasporto), un’alta capacità per l’aria (A.F.P.), un basso rischio di contaminazioni, una limitata capacità di trattenuta dell’acqua e la fissazione di Azoto (N). Una fibra di legno di qualità richiede un’analisi di diversi fattori. Ecco alcuni punti chiave che vanno considerati.

Purezza e pulizia. La fibra di legno dovrebbe essere priva di contaminanti come polvere, residui di legno non desiderati e altre impurità. La presenza di impurità può compromettere la qualità del substrato e influenzare negativamente la crescita delle piante.

Dimensione e consistenza delle fibre. Le fibre di legno nel substrato devono essere uniformi in dimensione e consistenza. Fibre di dimensioni troppo grandi potrebbero ostacolare il drenaggio dell’acqua e la circolazione dell’aria, mentre fibre troppo piccole potrebbero non offrire un adeguato sostegno alle piante.

Assenza di agenti contaminanti. La fibra di legno dovrebbe essere priva di agenti contaminanti come funghi, batteri e parassiti che potrebbero danneggiare le piante coltivate nel substrato.

Capacità di ritenzione dell’acqua. La fibra di legno dovrebbe essere in grado di trattenere una quantità ottimale di acqua senza diventare troppo umida o troppo secca. Un’eccessiva ritenzione di acqua può portare a problemi di ristagno idrico e alla compattazione del substrato.

Biodegradabilità. La fibra di legno utilizzata nel substrato deve essere biodegradabile e degradarsi nel tempo senza lasciare residui nocivi nel terreno. Questo è importante per garantire che il substrato rimanga sano e fertile nel lungo termine.

Origine e tracciabilità. È fondamentale conoscere l’origine della fibra di legno utilizzata nel substrato e assicurarsi che provenga da produttori certificati. Questo può contribuire sia a garantire un processo di produzione ecologicamente sostenibile e un prodotto stabile e di qualità che permetterà di migliorare la qualità complessiva del substrato.

Come la fibra di legno influisce sul pH del substrato

La fibra di legno può influire sul pH del substrato di coltivazione in base a diversi fattori, ma di per sé tende a avere un effetto neutro o leggermente acido sul pH del substrato. Il ph può variare, anche considerevolmente da una fibra di legno a un’altra e dipende dal tipo di legno utilizzato per la produzione, sia come essenza che dalla presenza di corteccia. È importante, quindi, considerare le esigenze specifiche delle piante e le condizioni ambientali del luogo di coltivazione quando si sceglie il tipo di fibra da utilizzare nel substrato. Vediamo meglio alcune caratteristiche.

Neutralità. La fibra di legno di conifera, ha una tendenza a essere neutra o leggermente acida. Questo significa che, se utilizzata in un substrato, la fibra di legno può contribuire a mantenere un pH neutro o leggermente acido, a seconda delle condizioni del terreno circostante. La fibra di legno di castagno invece tende a essere più acida.

Capacità di assorbimento. La fibra di legno può assorbire e trattenere nutrienti e composti presenti nel terreno, compresi quelli che influenzano il pH. Ad esempio, se il terreno è troppo acido, la fibra di legno potrebbe contribuire a neutralizzare l’acidità, rendendo il pH del substrato più neutro.

Interazione con altri componenti del substrato. La fibra di legno è spesso utilizzata in combinazione con altri componenti del substrato, come torba, perlite, vermiculite e compost. La presenza di questi altri materiali può influenzare ulteriormente il pH complessivo del substrato, con la fibra di legno che può agire da moderatore.

Decomposizione e rilascio di acidi organici. Nel tempo, la fibra di legno può decomporre e rilasciare acidi organici nel terreno. Questo processo può contribuire a mantenere un pH leggermente acido nel substrato, che potrebbe essere benefico per alcune piante che preferiscono terreni leggermente acidi.

L’analisi della porosità della fibra di legno

Wix è il substrato per uso professionale di Pierucci Agricoltura. Composto da torba, fibra di cocco, fibra di legno, pomice e aggiunta di Multicote Haifa

La porosità della fibra di legno influisce significativamente sulle caratteristiche di un substrato di coltivazione In generale, una fibra di legno più porosa è preferibile in molti casi, poiché favorisce una migliore aerazione del terreno e un drenaggio efficace. Tuttavia, il grado di porosità della fibra di legno può essere regolato durante il processo di produzione o mescolando la fibra di legno con altri componenti del substrato per ottenere il giusto equilibrio di aerazione e ritenzione idrica in base alle esigenze delle piante coltivate.
Una porosità maggiore garantisce una maggiore aerazione del terreno.

Una fibra di legno più porosa permette una migliore circolazione dell’aria nel substrato. Ciò favorisce la respirazione delle radici delle piante, aiuta a prevenire la compattazione del terreno e promuove la crescita delle radici. La porosità facilita il drenaggio dell’acqua in eccesso dal substrato. Questo è particolarmente importante per prevenire il ristagno idrico intorno alle radici delle piante, riducendo così il rischio di marciume radicale e malattie fungine. Una porosità minore trattiene più acqua nel substrato. Questo può essere vantaggioso in ambienti aridi o per piante che richiedono un’umidità costante del terreno. Tuttavia ciò potrebbe determinare una minore circolazione dell’aria nel substrato, aumentando il rischio di anaerobiosi.

Fibra di legno estrusa o con “stick”: quale scegliere?

L’utilizzo di una fibra di legno estrusa nei substrati di coltivazione è generalmente preferibile perché può offrire diversi vantaggi, come una migliore aerazione, una maggiore ritenzione idrica, drenaggio e una struttura complessiva più stabile del substrato. Ma non sempre si può rivelare la soluzione corretta. È importante conoscere bene le caratteristiche della coltivazione per bilanciare il substrato in base alle esigenze specifiche delle piante e alle condizioni ambientali del luogo di coltivazione: la presenza di ambienti più freddi, caldi o umidi può essere rilevante nella scelta della composizione del substrato.

Al contrario se la fibra di legno nei substrati di coltivazione è meno estrusa (ovvero la componente “lanosa” è minore) e composta prevalentemente da frammenti di legno più corti e duri, “Stick”, può ridurre la porosità del substrato, limitando la circolazione dell’aria all’altezza dell’apparato radicale. Questo potrebbe determinare una compattazione maggiore del substrato, con un assorbimento dei nutrienti più lento.

IL CONTROLLO DEI COSTI DI IRRIGAZIONE

Le fibre di legno meno estruse , infatti, trattengono meno umidità rispetto alle fibre più lunghe. Se l’obiettivo è quello di mantenere un’umidità costante, potrebbe essere preferibile una fibra di legno estrusa per ridurre i costi legati all’irrigazione.
Le fibre di legno meno “lanose” hanno anche un impatto minore sul deflusso delle acque, garantendo un ristagno idrico maggiore all’altezza delle radici. La decomposizione nel substrato della fibra di legno può risultare più veloce, richiedendo un’integrazione maggiore di fertilizzanti, questo avviene se la fibra non è stabile e tende ad assimilare azoto.

I benefici della fibra di legno nel substrato

La presenza della fibra di legno in un substrato di coltivazione può portare diversi miglioramenti, che possono favorire la crescita e lo sviluppo delle piante coltivate. Ecco alcuni dei benefici principali.

Aerazione del terreno. La fibra di legno, grazie alla sua struttura porosa, favorisce un’adeguata aerazione del terreno. Questo permette alle radici delle piante di ricevere ossigeno in modo efficace, favorendo la respirazione delle radici e prevenendo la compattazione del terreno.

Ritenzione dell’acqua. La fibra di legno ha la capacità di trattenere l’acqua nel substrato, agendo come una spugna. Questo aiuta a mantenere un’adeguata umidità del terreno, riducendo la necessità di irrigazione frequente e garantendo una disponibilità costante di acqua per le piante.

Drenaggio del terreno. La presenza della fibra di legno favorisce un buon drenaggio del terreno, permettendo all’acqua in eccesso di defluire liberamente. Un drenaggio efficace aiuta a prevenire il ristagno idrico intorno alle radici delle piante, riducendo il rischio di marciume radicale e altre malattie legate all’umidità eccessiva.

Miglioramento della struttura del substrato. La fibra di legno aiuta a migliorare la struttura del terreno, rendendolo più friabile e favorendo lo sviluppo di una radice sana e vigorosa. Questo può facilitare la penetrazione delle radici nel terreno, migliorare l’assorbimento dei nutrienti e favorire una crescita più robusta delle piante.

La fibra di legno come ammendante naturale

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