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Processionaria del pino: un problema sentito anche nei vivai

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La processionaria del pino (conosciuta con il nome scientifico di Thaumetopea pityocampa) è un insetto lepidottero capace di causare gravi danni alla pianta del pino e ad altri tipi di conifere. Rappresenta anche una minaccia significativa nel mondo dei vivai. La processionaria del pino è una larva che si nutre delle foglie degli alberi, causando defogliazione e indebolimento delle piante. Nei vivai, dove le piante sono spesso giovani e vulnerabili, l’infestazione può portare a gravi danni per la salute delle piante, causare problemi a livello strutturale, estetici e conseguenti danni economici.

Il ciclo di vita della processionaria

Il ciclo di vita della processionaria inizia con la deposizione delle uova in estate sui rami delle conifere, solitamente nei mesi compresi tra giugno e agosto. Le uova vengono deposte in gruppi compresi tra 70 e 300, formando una struttura cilindrica che avvolge gli aghi degli alberi.
Il periodo di incubazione varia da 30 a 40 giorni, a seconda delle condizioni ambientali. Le larve emergono dalle uova tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Passano attraverso cinque stadi di sviluppo e si nutrono degli aghi di pino. Le larve crescono e sviluppano peli urticanti, rendendosi progressivamente più dannose per le piante. Le larve costruiscono nidi sui rami degli alberi, che utilizzano come rifugio durante i mesi freddi. Questi nidi sono facilmente visibili e spesso rappresentano il segno più evidente dell’infestazione. Durante l’ultimo stadio larvale, le larve lasciano i nidi nella caratteristica processione, scendono lungo il tronco degli alberi per trovare un luogo adatto nel terreno dove impuparsi. Le larve si interrano a pochi centimetri di profondità nel suolo e si trasformano in pupe. Il periodo di impupamento può variare, ma generalmente dura da alcune settimane a diversi mesi, a seconda delle condizioni ambientali. Gli adulti emergono dal suolo in estate, completando il ciclo di vita. Gli adulti sono farfalle notturne di colore marrone con ali anteriori striate. Vivono solo per pochi giorni (circa 1 settimana), durante i quali si accoppiano e le femmine depongono le uova

 

 

I sintomi dell’infestazione

La processionaria del pino (conosciuta con il nome scientifico di Thaumetopea pityocampa) è un insetto lepidottero capace di causare gravi danni alla pianta del pino e ad altri tipi di conifere. Rappresenta anche una minaccia significativa nel mondo dei vivai. La processionaria del pino è una larva che si nutre delle foglie degli alberi, causando defogliazione e indebolimento delle piante. Nei vivai, dove le piante sono spesso giovani e vulnerabili, l’infestazione può portare a gravi danni per la salute delle piante, causare problemi a livello strutturale, estetici e conseguenti danni economici.

 

I sintomi dell’infestazione

Ecco  alcuni dei principali sintomi (visibili anche tramite ispezione) legati all’infezione da processionaria.

  • Nidi sericei. Sono principalmente presenti sulle cime dei pini durante i mesi invernali. Sono costituiti da un intreccio di fili di seta che le larve tessono insieme. Hanno un aspetto biancastro e possono variare in dimensioni, ma  spesso raggiungono anche una notevole grandezza.
  • Defogliazione. Piante con foglie mangiate, pazialmente o completamente danneggiate.
  • Larve visibili. Durante la primavera e nel primo periodo dell’estate, le larve possono essere anche visibili e addirittura muoversi in processione lungo il tronco degli alberi.

 

 

La complessa gestione del problema in vivaio

La processionaria del pino rappresenta un problema grave nei vivai. Le piante sono spesso giovani e più vulnerabili agli attacchi dei parassiti. Le giovani conifere non hanno sviluppato completamente le difese naturali, che possono aiutare a respingere gli attacchi degli insetti, rendendole particolarmente suscettibili ai danni causati dalla processionaria. Ma ci sono anche altre situazioni che necessitano la massima attenzione.

Alta densità di piante.  I vivai coltivano le piante in alta densità per ottimizzare lo spazio e massimizzare la produzione. Questa densità facilita la diffusione delle larve di processionaria da una pianta all’altra, aumentando il rischio di infestazioni gravi.

Mancato ritorno degli investimenti economici. Le piante nei vivai rappresentano un investimento economico significativo. La defogliazione causata dalle larve può compromettere la crescita delle piante, riducendo il valore commerciale o rendendole invendibili.  

Impatto sulla salute delle piante. La defogliazione riduce la capacità fotosintetica delle piante, indebolendo e rendendole più suscettibili ad altri stress (come per esempio le infestazioni di altri parassiti) e alla siccità e al freddo. Piante stressate e indebolite hanno una minore probabilità di sopravvivenza e di crescita ottimale.

Peli urticanti. Le larve della processionaria del pino sono ricoperte di peli urticanti che possono causare reazioni allergiche e dermatiti in umani e animali. Nei vivai, dove il personale lavora a stretto contatto con le piante, il rischio di esposizione è più elevato e può rappresentare anche un problema di sicurezza sul lavoro.

Difficoltà di controllo. Il ciclo di vita della processionaria del pino rende particolarmente difficile il controllo. Le uova vengono deposte in estate, le larve emergono in autunno e svernano in nidi sericei, per poi scendere a terra in primavera per impuparsi. Questa continua presenza durante l’anno richiede interventi di controllo costanti, aumentando anche i costi della gestione.

 

Ispezione e controllo

Riconoscere i sintomi di infestazione della processionaria del pino è cruciale per un intervento tempestivo ed efficace. Monitorare regolarmente  può aiutare a identificare e gestire le infestazioni prima che causino danni significativi. Ecco alcune degli interventi più comuni:

 

Controllo Meccanico

  • Rimozione manuale dei nidi sericei durante l’inverno.
  • Raccolta delle larve durante la fase di processione primaverile.

 

 Controllo Biologico:

  •  Uso di nematodi entomopatogeni che uccidono le larve
  •  Introduzione di predatori naturali come gli uccelli insettivori.

Utilizzo di insetticidi specifici:

  • Applicazione di insetticidi specifici (esempio il Bacillus thuringiensis) durante la fase larvale.
  • Uso di regolatori di crescita degli insetti (IGR) che interferiscono con lo sviluppo delle larve.

Misure Preventive

  •  Scelta di specie di pino meno suscettibili all’infestazione. 
  • Gestione della densità di piantagione per ridurre la probabilità di diffusione dell’insetto.

 

LE SOLUZIONI

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