
Manisol: l’effetto barriera e l’utilizzo nelle strategie di difesa la mosca dell’olivo
Manisol è un concime fogliare in polvere bagnabile (acquistabile direttamente nel nostro shop online in confezione da 15 Kg). Oltre a determinare un importante apporto di rame per le esigenze nutrizionali della pianta, rappresenta una efficace protezione nei confronti dei colpi di calore e delle bruciature causate dalle radiazioni solari. Il film biancastro che si forma sulla pianta trattata con questo concime biologico la protegge dai raggi solari e dai rischi di scottature: riduce la evapotraspirazione e consente il mantenimento di un’adeguata umidità dei tessuti vegetali. Grazie alla sua particolare formulazione, questo fertilizzante rimane aderente alle parti trattate ed è perciò difficilmente dilavabile anche in caso di forti piogge (anche se in questo caso si consiglia comunque di ripetere il trattamento). Questa composizione lo rende particolarmente adatto a migliorare l’efficacia di trattamenti contro la mosca, ma anche a fornire una difesa fisica alle nostre piante. La presenza della polvere di roccia nel prodotto crea una vera e propria protezione “indiretta”, grazie alla formazione di una patina sottile e opaca, capace di disturbare la mosca nel riconoscimento delle drupe per la deposizione e modificano la superficie, rendendola in pratica meno idonea alla puntura. Anche se non coprente come il caolino puro, la polvere di roccia nel Manisol ha comunque un effetto disturbante, utile in una strategia di difesa integrata.

Strategie di difesa contro gli afidi
Con l’arrivo della primavera gli afidi possono rappresentare un problema serio e provocare danni importanti alle piante in vivaio, con una perdita di qualità del prodotto e danni economici agli operatori del settore. Gli afidi possono colpire le piante in diversi modi e sono noti soprattutto per la loro abilità nel trovare piante ospiti e proliferare rapidamente. Scopriamo insieme le migliori strategie di difesa.

L’impiego del DAP (Fosfato diammonico) nei substrati professionali
Il fosfato diammonico (DAP) è un elemento molto utile nella preparazione dei substrati di coltivazione per l’orticoltura e la floricoltura professionale.
Si tratta di un fertilizzante binario che suscita particolare interesse grazie alla sua duplice funzione: apporta elementi nutritivi fondamentali e svolge un’efficace azione tampone del pH.
Questa sua azione combinata lo rende particolarmente indicato nella gestione della fertilità del suolo, specialmente se quest’ultimo è a base organica (fibra di cocco, torba, miscele di compost).

Lampra festiva: una minaccia silenziosa per i vivai
La presenza della Lampra Festiva, un coleottero xilofago appartenente alla famiglia dei buprestidi, è diventata un problema serio e difficile da affrontare in ambito vivaistico. Negli ultimi anni la diffusione è stata sempre più marcata in tutta Italia, con picchi in Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.
Attualmente si segnala l’esplosione del problema in molte aree del Sud e nelle Isole, a causa di un clima mite e costante.

Biostimolanti in vivaio: l’alleato naturale per la salute delle piante
Nel mondo del vivaismo, l’uso dei biostimolanti rappresenta una vera e propria innovazione. Questi prodotti, di origine naturale, agiscono stimolando molti processi fisiologici delle piante, migliorandone la crescita, la resistenza agli stress e la qualità complessiva per la commercializzazione dei prodotti.

Black Zeo: l’ammendante completo per tutte le coltivazioni
La zeolite è uno dei più importanti materiali naturali utilizzati nei substrati di coltivazione per uso professionale.
Black Zeo unisce questo materiale ad acidi umici e fulvici, torba neutra e concime organo minerale, risultando così un prodotto unico che permette di arricchire substrati e terreni, attivando la fertilità biologica e aumentando la disponibilità dei nutrienti già presenti.

Growcoon: il futuro del taleaggio tra innovazione e sostenibilità
Nel mondo del vivaismo l’innovazione tecnologica gioca un ruolo fondamentale per migliorare qualità, produttività e sostenibilità. In questo contesto, uno dei prodotti che ha rivoluzionato il settore negli ultimi anni è senza dubbio il Growcoon. Il prodotto è nato nei Paesi Bassi, da sempre punto di riferimento per il florovivaismo europeo. È stato sviluppato come risposta concreta all’esigenza di superare i limiti dei vasetti in plastica, delle torbe pressate e di altre soluzioni non completamente sostenibili. Fin da subito il Growcoon ha riscosso grande successo nei vivai di tutto il mondo, grazie alla sua efficienza agronomica, alla sua facilità d’uso e al ridotto impatto ambientale.

Erbe infestanti nei vivai: problemi e soluzioni efficaci
Le erbe infestanti, conosciute anche come malerbe, rappresentano una delle principali problematiche nel settore del vivaismo. Queste piante indesiderate competono con le colture per acqua, luce e sostanze nutritive, riducendo la qualità e la crescita delle piante coltivate.
Il controllo delle erbe infestanti nel vivaismo è essenziale per garantire coltivazioni sane e produttive. Combinando prevenzione, pacciamatura e – se necessario – l’uso di erbicidi mirati, è possibile ridurre la presenza delle malerbe in modo efficace.

Cippato di conifera e cippato di faggio: quali sono le differenze?
La pacciamatura è una pratica di fondamentale importanza nei vivai.
Questa operazione, infatti, garantisce la salute delle piante coltivate in vaso, lasciandole crescere libere da infestanti che competono con acqua e nutrienti.
Il suo obiettivo è quello di proteggere il substrato, migliorando le condizioni di crescita delle piante e riducendo la comparsa delle infestanti.
I materiali naturali impiegati nella pacciamatura sono diversi ma in questa sede ci concentreremo su due prodotti molto validi e molto utilizzati: il cippato di faggio e il cippato di conifera.

Il trasporto delle piante in vaso: criticità e soluzioni
Il trasporto delle piante in vaso è un problema molto sentito nel settore ortoflorovivaistico.
La preoccupazione non è tanto la movimentazione del prodotto in sé quanto piuttosto assicurare la salute e la vitalità della pianta durante tutto il processo.
Un trasporto inadeguato, infatti, può provocare danni irreversibili compromettendo la qualità finale del prodotto, provocando costose contestazioni da parte dei clienti allo scarico.