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La poltiglia bordolese è ancora una valida soluzione per la difesa delle piante ornamentali contro le malattie fungine?

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Nel florovivaismo la poltiglia bordolese viene usata in campo professionale, soprattutto nei mesi invernali, per trattamenti sul legno e sulle foglie visto che si tratta di un prodotto che, per caratteristiche, lascia delle macchia di colore blu. Pertanto sulle piante pronte per la vendita può risultare sia antiestetico, sia appiccicoso. Nel periodo primaverile e in quello estivo, per questo motivo, si preferiscono prodotti a base di ossicloruro in cui questo effetto è decisamente minore. In inverno, invece, il tempo per dilavare il prodotto è maggiore e visto anche il basso costo, i trattamenti a base di poltiglia bordolese vanno per la maggiore.

La poltiglia bordolese è un prodotto fitosanitario utilizzato come fungicida e battericida per proteggere le colture da diverse malattie fungine e batteriche, con un largo impiego in campo professionale. I vantaggi dell’utilizzo della poltiglia bordolese sono molti, anche se non mancano alcune controindicazioni nell’utilizzo (dovute per esempio al ciclo stagionale delle piante) e la necessità di prestare attenzione durante l’impiego del prodotto. I fattori più importanti sono sicuramente:

  • L’efficacia. L’azione fungicida della poltiglia bordolese, basata sul rame, è efficace nel prevenire e ridurre la diffusione di malattie fungine, specialmente quando viene utilizzata in modo preventivo.
  • Un ampio spettro d’azione. La poltiglia bordolese è un prodotto molto efficace contro una vasta gamma di patogeni fungini e per questo utile per diversi tipi di colture.

ACCORGIMENTI NELL’UTILIZZO DELLA POLTIGLIA BORDOLESE

La poltiglia bordolese è un anticrittogamico. Per questo trova impiego nella difesa di piante da orto, da frutto e altre specie contro svariati ceppi di patogeni fungini come peronospora, ticchiolatura, antracnosi, monilia, corineo, cancro e septoriosi. Presenta un effetto positivo di difesa dalle batteriosi, grazie all’azione del rame. L’uso della poltiglia bordolese non può essere indiscriminato e deve sottostare a delle limitazioni. Va evitata durante la fioritura, per il rischio di ustioni sugli organi fiorali e perché potrebbe risultare tossico per il polline.
La poltiglia bordolese è efficace anche sugli ortaggi, visto che riesce a bloccare molte patologie come peronospora del pomodoro e della patata, soprattutto nelle fasi vegetative più a rischio, come i periodi umidi e piovosi.

Durante la stagione vegetativa, nel caso di patologie come bolla o monilia che possono colpire per esempio le drupacee, è preferibile utilizzare al posto della poltiglia bordolese il polisolfuro di calcio.

In inverno, invece, la poltiglia bordolese può essere utilizzata con minori limitazioni nel frutteto (in particolare sulle pomacee) per evitare insorgenza dei funghi.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

A differenza di altri tipi di trattamenti chimici, i patogeni fungini hanno una minore probabilità di sviluppare resistenza alla poltiglia bordolese. Questo permette di poter utilizzare il prodotto più volte e in maniera efficace.
Anche la questione della sicurezza ambientale non è comunque secondaria. La poltiglia bordolese è un prodotto biodegradabile e non lascia pertanto residui persistenti nell’ambiente. Il rame presente nella poltiglia bordolese può subire dei processi di ossidazione e riduzione nell’ambiente, rendendo il suo impatto ambientale basso. Quando la poltiglia bordolese viene applicata sulle piante, si deposita sulle superfici delle foglie e dei frutti per proteggerli dalle malattie fungine. Con il passare del tempo i residui della poltiglia bordolese possono essere soggetti a degradazione attraverso processi naturali come la pioggia, l’azione del vento e di microrganismi nell’ambiente. Tuttavia, è importante sottolineare che, anche se la poltiglia bordolese è biodegradabile, è comunque un prodotto chimico e deve essere utilizzato con attenzione e rispettare le dosi raccomandate. L’uso eccessivo o scorretto potrebbe avere effetti negativi sull’ambiente circostante e sulle piante stesse.

ALTERNATIVE ALL’UTILIZZO DELLA POLTIGLIA BORDOLESE

La poltiglia bordolese rimane oggigiorno un rimedio valido e ampiamente utilizzato in ambito professionale per il controllo delle malattie fungine nelle piante. Come con qualsiasi altro prodotto chimico è importante seguire scrupolosamente le istruzioni del produttore e adottare le precauzioni previste per evitare rischi per la salute. Non mancano tuttavia delle alternative. Ci sono aziende agricole e produttori che hanno deciso di investire su pratiche agricole sostenibili, cercando di minimizzare l’utilizzo di prodotti chimici tra cui anche la poltiglia bordolese (laddove sia ovviamente possibile), adottando soluzioni integrate per la protezione delle colture. Un approccio che combina diverse strategie come per esempio l’utilizzo di prodotti biologici, la rotazione delle colture, il monitoraggio delle malattie e di altre pratiche di tipo agronomico, con l’obiettivo di mantenere un equilibrio ecologico e di ridurre contestualmente l’impatto ambientale complessivo.

ALCUNI POSSIBILI IMPIEGHI DELLA POLTIGLIA BORDOLESE

Peronospora. La poltiglia bordolese è particolarmente efficace nel prevenire e controllare l’insorgenza di peronospora, una malattia fungina che colpisce molte piante, tra cui vite, pomodori, patate e altre colture.

Oidio. L’oidio, noto anche come “muffa bianca” o “biancume”, è una comune malattia fungina che colpisce molte piante, sia in ambienti agricoli che in giardini ornamentali. Si tratta di una patologia diffusa e facilmente riconoscibile, caratterizzata dalla formazione di una sottile pellicola biancastra o grigiastra sulla superficie delle foglie, dei fusti, dei boccioli dei fiori e di altri organi della pianta. Anche in questo caso l’utilizzo della poltiglia bordolese può essere estremamente efficace.

Muffe e funghi vari. La poltiglia bordolese può essere utilizzata per prevenire e gestire una vasta gamma di malattie fungine, come la ruggine, la ticchiolatura, la botrite (muffa grigia), la macchia delle foglie e altre.

Batteriosi. Può essere efficace nel controllare alcune malattie batteriche, come la batteriosi delle piante da frutto e le macchie batteriche su foglie e fiori.

Malattie delle piante da frutto. Viene spesso utilizzata per proteggere alberi da frutto come peschi, albicocchi, ciliegi, meli e pere da diverse malattie fungine e batteriche.

Viti. La poltiglia bordolese è uno degli strumenti principali per proteggere le viti da malattie come l’oidio e la peronospora.

Colture ornamentali. Viene anche utilizzata per prevenire e trattare malattie su piante ornamentali come rose, azalee e altre fioriture.

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