Con il termine chips si identifica non solo la fibra esterna della noce, ma anche la parte più solida del guscio. Il guscio della noce viene ridotto in pezzi di medie dimensioni che contengono anche la fibra. La chips di cocco, a differenza della fibra, può essere usata anche da sola come substrato di coltivazione perché i pezzi di noce favoriscono la corretta areazione e la giusta compattezza del substrato, oltre a permettere un drenaggio ottimale.
La gestione delle piante, che si tratti di alberi da frutto o di piante ornamentali richiede decisioni oculate, a volte anche improvvise, ma che hanno implicazioni importanti sul processo di crescita delle stesse piante. Potatura e capitozzatura rappresentano due approcci differenti, ciascuno con le proprie implicazioni tecniche e fisiche sulla salute della pianta.
Il corineo delle drupacee è una delle principali patologie che interessano le piante, in particolare gli alberi da frutto come peschi, albicocchi, ciliegi e prugni. Questa malattia può colpire anche le piante ornamentali come la famiglia delle rosaceae, causando cancri sul tronco e sui rami e compromettendo notevolmente la salute delle piante. I primi sintomi sono generalmente visibili sulle foglie.
L’utilizzo della fibra di legno nei substrati di coltivazione è diventata oggi una pratica sempre più diffusa in campo vivaistico. La fibra di legno offre caratteristiche vantaggiose per la coltivazione di piante in contenitore e la sua efficacia è stata ampiamente dimostrata da numerosi test e da un uso sempre più intenso in campo professionale, che va avanti da oltre dieci anni. Tra i benefici dell’utilizzo della fibra di legno si segnala il miglioramento della struttura del terreno.
Con il termine cancro batterico ci riferiamo ad una malattia delle piante di origine batterica, caratterizzata dalla formazione di lesioni necrotiche sui tessuti vegetali. Il batterio penetra nei tessuti della pianta attraverso ferite o aperture naturali, causando la morte delle cellule circostanti. Un tipico esempio di tumore batterico è la cancrosi batterica del melo, che può colpire meli e pere. Questa malattia può portare alla formazione di lesioni necrotiche sui rami e sulle foglie, causando danni significativi alle piante.
La moniliosi è una malattia causata dai funghi del genere monilinia che colpiscono diverse piante, in particolare gli alberi da frutto. Questa malattia è conosciuta anche come malattia della muffa marrone a causa dei sintomi che provoca sulle piante infette. L’infestazione da moniliosi può portare a significative perdite economiche per gli agricoltori e per i produttori, determinate dalla riduzione della resa e dalla qualità inferiore dei frutti. Il trattamento della moniliosi coinvolge un approccio integrato che include varie misure preventive e la possibilità di ricorrere all’uso di fungicidi.
Il trasporto delle piante dal vivaio richiede cura e massima attenzione per garantire che, sia che si tratti di alberi da frutto o di piante ornamentali, possano raggiungere la destinazione finale in buone condizioni e non subire danni. Questo processo è cruciale in chiave commerciale perché, se eseguito correttamente, consente di preservare le migliori qualità e garantire al tempo stesso salute e vitalità.
La zollatura è un processo essenziale e ricorrente nella vita di un vivaio di coltivazione in pieno campo, consiste nella rimozione delle piante dal terreno per il trasporto per la vendita oppure per altre fasi di coltivazione. La zollatura deve garantire una crescita sana e vigorosa delle piante dopo la nuova messa a dimora, vaso o terreno che sia. Indispensabile è disporre degli strumenti giusti.
La corteccia di pino è, da sempre, uno dei materiali più utilizzati sia per la pacciamatura di piante in vaso, aiuole e giardini. Per quanto riguarda la presenza come ammendante nei substrati, la corteccia subisce un importante processo di lavorazione (tecnicamente diverso rispetto a quello per la produzione ad uso pacciamatura), l’umificazione. Vediamo tutte le caratteristiche del prodotto.