L’oziorrinco è un insetto appartenente alla famiglia dei curculionidi. Ha una lunghezza di circa 7-10 mm e presenta un corpo robusto e di colore scuro. Ma il problema principale è rappresentato dalle larve che possono rappresentare una minaccia annidandosi all’interno del substrato di coltivazione. Negli ultimi anni, forti di una grande esperienza nella realizzazione di substrati su misura e di un confronto diretto con gli operatori del settore vivaistico, abbiamo cercato di mettere in campo la migliore strategia di difesa contro l’oziorrinco con l’introduzione di correttivi all’interno dei substrati che rendono i terricci difficilmente attaccabili dalle larve di questo parassita.
La Flavescenza dorata è una malattia molto dannosa per la vite. Fino a pochi anni fa questa fitopatia era confinata quasi esclusivamente nei vigneti delle regioni settentrionali italiane, ma a partire dagli ultimi due anni ha assunto notevole importanza anche in Toscana. Per questo Pierucci Agricoltura ha aperto uno sportello di consulenza gratuito nel negozio di Quarrata, il martedì e il mercoledì pomeriggio dalle 16,30 alle 19.
Le alte temperature della stagione estiva possono rappresentare una fonte di stress per le piante. Riuscire a ridurre gli effetti del caldo può risultare determinante in una corretta strategia di gestione delle piante in vivaio, che include una somministrazione adeguata di fertilizzanti a rilascio controllato (fondamentali per compensare le perdite nutrizionali dovute al grande caldo) e un approvvigionamento idrico costante. Le alte temperature possono influenzare in modo importante la nutrizione delle piante: ecco perché risulta fondamentale un monitoraggio attento e costante. Ma entriamo meglio nel dettaglio dei rischi connessi alle temperature elevate.
La muffa grigia, conosciuta anche come botrite, è una malattia fungina causata da vari patogeni del genere Botrytis, principalmente la Botrytis cinerea.
Le lesioni causate dalla muffa grigia iniziano come macchie acquose, che possono progredire rapidamente in aree di marciume molle e grigie. Questa malattia può causare gravi danni alle piante, compromettendo la salute, l’aspetto estetico e la produzione, con gravi danni economici per un vivaio. Vediamo le cause e i possibili rimedi.
La coltivazione fuori suolo ha preso sempre più piede negli ultimi anni.
Tratto distintivo di questo metodo è l’assenza di terreno, che consente di aumentare significativamente la produzione, rispetto all’agricoltura tradizionale, in rapporto allo spazio a disposizione.
I principali sistemi di coltivazione fuori suolo sono due: idroponica e aeroponica.
I vivai svolgono un ruolo cruciale nella filiera agricola. Ma alla base di una produzione di qualità c’è anche la possibilità di poter disporre di strumenti e materiali adeguati, meglio se a basso impatto ambientale. Le canne di bamboo (nelle tipologie thailandesi o cinesi) rappresentano una risorsa straordinaria per poter essere utilizzata in campo vivaistico. Si distinguono per la loro versatilità, per l’enorme resistenza nel tempo e alle intemperie, per il basso costo e basso impatto ambientale. Nei vivai le canne di bamboo trovano vari utilizzi che vanno dalla gestione delle piante, al miglioramento dell’ambiente di coltivazione.
La presenza di malerbe nei vasi è uno dei problemi più importanti che ogni vivaista deve affrontare nelle proprie coltivazioni. L’infestazione delle erbacce in un vivaio diminuisce l’effetto dei nutrienti e non rende disponibili le piante per la vendita. I coltivatori, così, sono spesso costretti ad affrontare importanti costi di manodopera per pulire i vasi velocemente dalle erbe. Com’è possibile eliminare o contenere questo problema? Le soluzioni le puoi trovare nel video che abbiamo realizzato. Buona visione!
Con l’arrivo della primavera gli afidi possono rappresentare un problema serio e provocare danni importanti alle piante in vivaio, con una perdita di qualità del prodotto e danni economici agli operatori del settore. Gli afidi possono colpire le piante in diversi modi e sono noti soprattutto per la loro abilità nel trovare piante ospiti e proliferare rapidamente. Scopriamo insieme le migliori strategie di difesa.
L’utilizzo della fibra di legno nei substrati di coltivazione è diventata una pratica sempre più diffusa in campo vivaistico. La fibra di legno offre caratteristiche importanti per la coltivazione di piante in contenitore e la sua efficacia è stata dimostrata da numerosi test e da un uso sempre più intenso in campo professionale. La presenza della fibra di legno contribuisce non solo a creare un substrato più stabile, capace di favorire lo sviluppo di radici sane e vigorose, ma permette anche di avere buoni livelli di aerazione, di ritenzione e drenaggio dell’acqua.