I vivai svolgono un ruolo cruciale nella filiera agricola. Ma alla base di una produzione di qualità c’è anche la possibilità di poter disporre di strumenti e materiali adeguati, meglio se a basso impatto ambientale. Le canne di bamboo (nelle tipologie thailandesi o cinesi) rappresentano una risorsa straordinaria per poter essere utilizzata in campo vivaistico. Si distinguono per la loro versatilità, per l’enorme resistenza nel tempo e alle intemperie, per il basso costo e basso impatto ambientale. Nei vivai le canne di bamboo trovano vari utilizzi che vanno dalla gestione delle piante, al miglioramento dell’ambiente di coltivazione.
La presenza di malerbe nei vasi è uno dei problemi più importanti che ogni vivaista deve affrontare nelle proprie coltivazioni. L’infestazione delle erbacce in un vivaio diminuisce l’effetto dei nutrienti e non rende disponibili le piante per la vendita. I coltivatori, così, sono spesso costretti ad affrontare importanti costi di manodopera per pulire i vasi velocemente dalle erbe. Com’è possibile eliminare o contenere questo problema? Le soluzioni le puoi trovare nel video che abbiamo realizzato. Buona visione!
Con l’arrivo della primavera gli afidi possono rappresentare un problema serio e provocare danni importanti alle piante in vivaio, con una perdita di qualità del prodotto e danni economici agli operatori del settore. Gli afidi possono colpire le piante in diversi modi e sono noti soprattutto per la loro abilità nel trovare piante ospiti e proliferare rapidamente. Scopriamo insieme le migliori strategie di difesa.
L’utilizzo della fibra di legno nei substrati di coltivazione è diventata una pratica sempre più diffusa in campo vivaistico. La fibra di legno offre caratteristiche importanti per la coltivazione di piante in contenitore e la sua efficacia è stata dimostrata da numerosi test e da un uso sempre più intenso in campo professionale. La presenza della fibra di legno contribuisce non solo a creare un substrato più stabile, capace di favorire lo sviluppo di radici sane e vigorose, ma permette anche di avere buoni livelli di aerazione, di ritenzione e drenaggio dell’acqua.
Con il termine chips si identifica non solo la fibra esterna della noce, ma anche la parte più solida del guscio. Il guscio della noce viene ridotto in pezzi di medie dimensioni che contengono anche la fibra. La chips di cocco, a differenza della fibra, può essere usata anche da sola come substrato di coltivazione perché i pezzi di noce favoriscono la corretta areazione e la giusta compattezza del substrato, oltre a permettere un drenaggio ottimale.
La gestione delle piante, che si tratti di alberi da frutto o di piante ornamentali richiede decisioni oculate, a volte anche improvvise, ma che hanno implicazioni importanti sul processo di crescita delle stesse piante. Potatura e capitozzatura rappresentano due approcci differenti, ciascuno con le proprie implicazioni tecniche e fisiche sulla salute della pianta.
Il corineo delle drupacee è una delle principali patologie che interessano le piante, in particolare gli alberi da frutto come peschi, albicocchi, ciliegi e prugni. Questa malattia può colpire anche le piante ornamentali come la famiglia delle rosaceae, causando cancri sul tronco e sui rami e compromettendo notevolmente la salute delle piante. I primi sintomi sono generalmente visibili sulle foglie.
L’utilizzo della fibra di legno nei substrati di coltivazione è diventata oggi una pratica sempre più diffusa in campo vivaistico. La fibra di legno offre caratteristiche vantaggiose per la coltivazione di piante in contenitore e la sua efficacia è stata ampiamente dimostrata da numerosi test e da un uso sempre più intenso in campo professionale, che va avanti da oltre dieci anni. Tra i benefici dell’utilizzo della fibra di legno si segnala il miglioramento della struttura del terreno.
Con il termine cancro batterico ci riferiamo ad una malattia delle piante di origine batterica, caratterizzata dalla formazione di lesioni necrotiche sui tessuti vegetali. Il batterio penetra nei tessuti della pianta attraverso ferite o aperture naturali, causando la morte delle cellule circostanti. Un tipico esempio di tumore batterico è la cancrosi batterica del melo, che può colpire meli e pere. Questa malattia può portare alla formazione di lesioni necrotiche sui rami e sulle foglie, causando danni significativi alle piante.