La lentaggine è una pianta appartenente al genere Viburnum, utilizzata in vivaio per scopi ornamentali grazie alla sua robustezza, alla bellezza delle foglie e alla capacità di adattarsi a diverse condizioni climatiche. Può essere soggetta, soprattutto nei periodi freddi e umidi, a malattie che possono rappresentare una minaccia importante per il settore vivaistico. Phoma exigua e Phoma viburni sono i funghi patogeni che possono colpire anche in inverno.
Gli afidi corticicoli rappresentano un problema significativo per il settore vivaistico, soprattutto nei mesi invernali. Questi insetti fitofagi, a differenza dei classici afidi che attaccano i germogli, si sviluppano sulla corteccia dei rami e del fusto, creando danni che possono compromettere seriamente la salute delle piante.
I pali di castagno sono prodotti e tradizionalmente usati in Italia come tutori nei filari e per le recinzioni. Tagliati da aziende forestali certificate in boschi a crescita lenta (circa ventennale) hanno dimostrato negli anni affidabilità di durata e resistenza. La loro presenza ha caratterizzato le coltivazioni italiane di piante ornamentali, di viti e come recinzione, fornendo un aspetto estetico rustico, molto particolare. L’uso dei pali di castagno nei vivai rappresenta una soluzione pratica e sostenibile, che garantisce supporto alla crescita corretta delle piante e un’adeguata gestione degli spazi di coltivazione.
Il mal bianco, conosciuto anche come oidio, è una delle malattie più comuni che colpiscono le piante nei vivai. Si tratta di un’infezione fungina causata da diversi tipi di funghi appartenenti alla famiglia degli Erysiphaceae.
Il mal bianco è facilmente riconoscibile per la caratteristica patina bianca e polverosa che si sviluppa sulle foglie, sugli steli e sui germogli, causando danni significativi se non viene trattata tempestivamente.
Dopo la raccolta delle olive, l’olivo entra in una fase di riposo che, sebbene sembri passiva, è fondamentale per il ciclo produttivo della pianta. Una corretta gestione agronomica che include potatura, concimazione e protezione da parassiti e gelo invernale, permetterà alle piante le condizioni migliori di salute per un’ottimale fruttificazione nella stagione successiva. Durante questo periodo, che generalmente inizia in autunno e prosegue durante tutto l’inverno, l’olivo affronta diverse trasformazioni che ne condizionano notevolmente lo sviluppo. Ecco alcune delle pratiche più diffuse, da effettuare subito dopo la raccolta.
La concimazione invernale è una pratica fondamentale che garantisce una crescita vigorosa e sana delle piante in vista della ripresa vegetativa. Anche se le piante rallentano il loro sviluppo nei mesi freddi, la nutrizione può svolgere un ruolo chiave nel prepararle al risveglio primaverile. Durante l’inverno molte piante entrano in uno stato di dormienza o diminuiscono la crescita, ma le radici continuano a lavorare e a svilupparsi, anche se a un ritmo ridotto. Fornire i nutrienti giusti (in base alle esigenze specifiche di ogni coltivazione) è fondamentale per migliorare la resistenza, prevenire le carenze nutritive e garantire la ripresa vegetativa e una corretta differenziazione delle gemme. Per questi motivi è fondamentale scegliere concimi organici o organo minerali che possono fornire nutrienti in modo graduale e costante.
Il mal secco degli agrumi è una malattia subdola che può colpire non solo i limoni, ma anche arance e mandarini. Scopri i possibili rimedi.
I biostimolanti possono incrementare le produzioni e migliorare la qualità delle colture anche in ambito vivaistico? La risposta è sicuramente affermativa.
Migliorano l’assorbimento dei nutrienti e favoriscono la ripresa delle piante nei momenti di stress. Il loro utilizzo è diventato di estrema attualità e lo sarà ancora di più nei prossimi anni.
La processionaria del pino (conosciuta con il nome scientifico di Thaumetopea pityocampa) è un insetto lepidottero capace di causare gravi danni alla pianta del pino e ad altri tipi di conifere. Rappresenta anche una minaccia significativa nel mondo dei vivai. La processionaria del pino è una larva che si nutre delle foglie degli alberi, causando defogliazione e indebolimento delle piante. Nei vivai, dove le piante sono spesso giovani e vulnerabili, l’infestazione può portare a gravi danni per la salute delle piante, causare problemi a livello strutturale, estetici e conseguenti danni economici.