Nel mondo del vivaismo, l’uso dei biostimolanti rappresenta una vera e propria innovazione. Questi prodotti, di origine naturale, agiscono stimolando molti processi fisiologici delle piante, migliorandone la crescita, la resistenza agli stress e la qualità complessiva per la commercializzazione dei prodotti.
Nel mondo del vivaismo l’innovazione tecnologica gioca un ruolo fondamentale per migliorare qualità, produttività e sostenibilità. In questo contesto, uno dei prodotti che ha rivoluzionato il settore negli ultimi anni è senza dubbio il Growcoon. Il prodotto è nato nei Paesi Bassi, da sempre punto di riferimento per il florovivaismo europeo. È stato sviluppato come risposta concreta all’esigenza di superare i limiti dei vasetti in plastica, delle torbe pressate e di altre soluzioni non completamente sostenibili. Fin da subito il Growcoon ha riscosso grande successo nei vivai di tutto il mondo, grazie alla sua efficienza agronomica, alla sua facilità d’uso e al ridotto impatto ambientale.
Le erbe infestanti, conosciute anche come malerbe, rappresentano una delle principali problematiche nel settore del vivaismo. Queste piante indesiderate competono con le colture per acqua, luce e sostanze nutritive, riducendo la qualità e la crescita delle piante coltivate.
Il controllo delle erbe infestanti nel vivaismo è essenziale per garantire coltivazioni sane e produttive. Combinando prevenzione, pacciamatura e – se necessario – l’uso di erbicidi mirati, è possibile ridurre la presenza delle malerbe in modo efficace.
La lentaggine è una pianta appartenente al genere Viburnum, utilizzata in vivaio per scopi ornamentali grazie alla sua robustezza, alla bellezza delle foglie e alla capacità di adattarsi a diverse condizioni climatiche. Può essere soggetta, soprattutto nei periodi freddi e umidi, a malattie che possono rappresentare una minaccia importante per il settore vivaistico. Phoma exigua e Phoma viburni sono i funghi patogeni che possono colpire anche in inverno.
Gli afidi corticicoli rappresentano un problema significativo per il settore vivaistico, soprattutto nei mesi invernali. Questi insetti fitofagi, a differenza dei classici afidi che attaccano i germogli, si sviluppano sulla corteccia dei rami e del fusto, creando danni che possono compromettere seriamente la salute delle piante.
I pali di castagno sono prodotti e tradizionalmente usati in Italia come tutori nei filari e per le recinzioni. Tagliati da aziende forestali certificate in boschi a crescita lenta (circa ventennale) hanno dimostrato negli anni affidabilità di durata e resistenza. La loro presenza ha caratterizzato le coltivazioni italiane di piante ornamentali, di viti e come recinzione, fornendo un aspetto estetico rustico, molto particolare. L’uso dei pali di castagno nei vivai rappresenta una soluzione pratica e sostenibile, che garantisce supporto alla crescita corretta delle piante e un’adeguata gestione degli spazi di coltivazione.
Il mal bianco, conosciuto anche come oidio, è una delle malattie più comuni che colpiscono le piante nei vivai. Si tratta di un’infezione fungina causata da diversi tipi di funghi appartenenti alla famiglia degli Erysiphaceae.
Il mal bianco è facilmente riconoscibile per la caratteristica patina bianca e polverosa che si sviluppa sulle foglie, sugli steli e sui germogli, causando danni significativi se non viene trattata tempestivamente.
Dopo la raccolta delle olive, l’olivo entra in una fase di riposo che, sebbene sembri passiva, è fondamentale per il ciclo produttivo della pianta. Una corretta gestione agronomica che include potatura, concimazione e protezione da parassiti e gelo invernale, permetterà alle piante le condizioni migliori di salute per un’ottimale fruttificazione nella stagione successiva. Durante questo periodo, che generalmente inizia in autunno e prosegue durante tutto l’inverno, l’olivo affronta diverse trasformazioni che ne condizionano notevolmente lo sviluppo. Ecco alcune delle pratiche più diffuse, da effettuare subito dopo la raccolta.
La concimazione invernale è una pratica fondamentale che garantisce una crescita vigorosa e sana delle piante in vista della ripresa vegetativa. Anche se le piante rallentano il loro sviluppo nei mesi freddi, la nutrizione può svolgere un ruolo chiave nel prepararle al risveglio primaverile. Durante l’inverno molte piante entrano in uno stato di dormienza o diminuiscono la crescita, ma le radici continuano a lavorare e a svilupparsi, anche se a un ritmo ridotto. Fornire i nutrienti giusti (in base alle esigenze specifiche di ogni coltivazione) è fondamentale per migliorare la resistenza, prevenire le carenze nutritive e garantire la ripresa vegetativa e una corretta differenziazione delle gemme. Per questi motivi è fondamentale scegliere concimi organici o organo minerali che possono fornire nutrienti in modo graduale e costante.