Dopo la raccolta delle olive, l’olivo entra in una fase di riposo che, sebbene sembri passiva, è fondamentale per il ciclo produttivo della pianta. Una corretta gestione agronomica che include potatura, concimazione e protezione da parassiti e gelo invernale, permetterà alle piante le condizioni migliori di salute per un’ottimale fruttificazione nella stagione successiva. Durante questo periodo, che generalmente inizia in autunno e prosegue durante tutto l’inverno, l’olivo affronta diverse trasformazioni che ne condizionano notevolmente lo sviluppo. Ecco alcune delle pratiche più diffuse, da effettuare subito dopo la raccolta.
La concimazione invernale è una pratica fondamentale che garantisce una crescita vigorosa e sana delle piante in vista della ripresa vegetativa. Anche se le piante rallentano il loro sviluppo nei mesi freddi, la nutrizione può svolgere un ruolo chiave nel prepararle al risveglio primaverile. Durante l’inverno molte piante entrano in uno stato di dormienza o diminuiscono la crescita, ma le radici continuano a lavorare e a svilupparsi, anche se a un ritmo ridotto. Fornire i nutrienti giusti (in base alle esigenze specifiche di ogni coltivazione) è fondamentale per migliorare la resistenza, prevenire le carenze nutritive e garantire la ripresa vegetativa e una corretta differenziazione delle gemme. Per questi motivi è fondamentale scegliere concimi organici o organo minerali che possono fornire nutrienti in modo graduale e costante.
Le concimazioni autunnali sono fondamentali per garantire la salute, la robustezza e la produttività delle piante durante la stagione successiva. L’apporto nutrizionale nei mesi di Settembre e Ottobre, infatti, è determinante per il rinforzo delle strutture e l’accumulo di riserve di importanti elementi nutritivi, soprattutto il potassio.
Un concime NPK con un elevato contenuto di potassio utile allo scopo, come Multicote Agri 13-5-21, è quindi indispensabile per uno sviluppo adeguato della pianta.
Nel settore agricolo e florovivaistico si pone sempre maggiore attenzione all’impiego di prodotti ecocompatibili ed efficienti, per il raggiungimento di una coltivazione sostenibile.
Un prodotto che riesce in questo intento è il Polysulphate, un fertilizzante naturale derivato dalla polialite.
L’arricchimento dei substrati di coltivazione è un’operazione di cruciale importanza per le coltivazioni in vaso perché rappresenta la nutrizione di base della pianta.
Questa attività consiste nella miscelazione di fertilizzanti e di ammendanti con le materie prime che compongono il substrato, in modo da apportare i nutrienti necessari alla coltivazione, garantendo anche stabilità chimico-fisica, il tutto senza costi di manodopera da parte del coltivatore.
Il “sequestro” di azoto attuato nei confronti della pianta, da attribuire all’attività microbica per la “digestione” della materia organica, è un problema che riguarda principalmente i materiali organici ad altissimo rapporto carbonio azoto.
Vediamo come risolvere il problema con Multicote PREMIER High N.
Il Potassio è un elemento molto importante nelle concimazioni di impianto e di mantenimento del tappeto erboso, in quanto regolatore dei processi fisiologici.
Un prato ben concimato presenterà una maggiore resistenza agli stress biotici e abiotici.
Sono tanti i fattori che contribuiscono alla buona riuscita della coltivazione.
Uno di questi è l’acqua.
Non sempre quella che possiamo utilizzare nelle coltivazioni è la più idonea e potrebbe essere addirittura dannosa per la coltura.
Ne è un esempio l’acqua a elevata salinità, un problema importante soprattutto nelle coltivazioni in contenitore, dove l’accumulo dei sali nel substrato può portare seri danni alle coltivazioni in breve tempo.
Come si può intervenire?
Nonostante l’impiego della fertirrigazione la concimazione di copertura è ancora oggi una tecnica importante e utilizzata in molti vivai. Scopriamo i motivi e i prodotti migliori per la cosiddetta tecnica di riconcimazione.