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Il restringimento del substrato in vivaio e come evitarlo

Piante a confronto

Il restringimento del substrato, problema assai conosciuto nei vivai, si manifesta con l’abbassamento del livello del materiale di coltivazione oppure con il distacco del terriccio dalle pareti del contenitore. Due segnali chiari che indicano una perdita di volume interna e una riduzione della qualità fisica del prodotto.

Piante a confronto

perché il substrato si restringe

Essiccazione e perdita d’acqua

Quando il substrato si asciuga, soprattutto se contiene torba bionda o fibra di cocco, tende a contrarsi. Un materiale troppo fibroso o poco umido al momento dell’invasatura accentua ulteriormente il ritiro.

Compattamento progressivo

I cicli ripetuti di irrigazione, uniti alla forza di gravità, portano al collasso naturale della porosità.

Decomposizione degli elementi organici

Componenti organiche, come torba o compost, si degradano nel tempo e si ha una riduzione del volume totale.

Errori di invasatura

Un substrato troppo secco o mal pressato, durante la semina o il trapianto, non riesce ad aderire bene alle pareti del contenitore e tende poi a ritirarsi con l’asciugatura.

Le conseguenze in vivaio

Il restringimento del substrato incide direttamente sulla resa della coltivazione.

  • Radici esposte o disidratate, soprattutto lungo i bordi, e conseguente rottura
  • Difficoltà di bagnatura poiché l’acqua scorre ai lati senza penetrare nel terriccio
  • Crescita disomogenea o rallentata della pianta
  • Nei casi più gravi, instabilità meccanica ovvero la pianta si muove nel vaso e radica con difficoltà

Come prevenire e risolvere il problema

Un substrato stabile e ben strutturato evita il restringimento. Ecco le pratiche più efficaci.

Scegliere materiali di qualità

È preferibile utilizzare substrati con torba ben umificata e stabile, arricchiti con componenti strutturali come fibra di cocco o pomice. Questi materiali migliorano la resistenza al compattamento e la gestione idrica.

Invasare con un substrato umido

All’invasatura il materiale non deve essere né secco né eccessivamente bagnato. Una leggera umidità permette una migliore adesione alle pareti e riduce i ritiri successivi. Anche la pressatura deve essere uniforme, senza eccessi.

Evitare l’essiccazione completa

Irrigare regolarmente e mantenere un corretto livello di umidità è essenziale. Lasciare asciugare completamente il pane di terra aumenta la probabilità di restringimento e rende più difficile la reidratazione.

Integrare ammendanti e inerti strutturali

Pomice, fibra di cocco, fibra di legno e torba con frazione > 20mm contribuiscono alla stabilità volumetrica.

Reintegrare materiale nei cicli lunghi

Nei cicli lunghi di coltivazione, che durano diversi mesi, può essere utile aggiungere un leggero strato di substrato in superficie.

Utilizzare la pacciamatura

L’utilizzo di prodotti per pacciamatura consente di mantenere l’umidità e limitare il restringimento.

Il restringimento del substrato è un fenomeno naturale, ma può essere causa di problemi seri per la crescita della pianta. Può essere comunque fortemente limitato grazie a scelte tecniche corrette: materiali di qualità, buona gestione dell’umidità, giusta pressatura e utilizzo di ammendanti strutturali.

Un substrato fisicamente stabile significa radici sane, crescita uniforme e una produzione più efficiente.
Selezionare le materie prime corrette fin dall’inizio è il primo passo per evitare problemi alla coltivazione.

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