
Da alcuni anni i substrati di coltivazione stanno vivendo importanti cambiamenti. Sono sempre di più i vivaisti che stanno scegliendo soluzioni e prodotti innovativi, capaci di garantire e migliorare i livelli di stabilità, aerazione e disponibilità idrica nei substrati, come per esempio l’utilizzo della fibra di legno. L’obiettivo è ridurre la dipendenza dalle risorse non rinnovabili ,razionalizzando le risorse disponibili, e puntando su soluzioni a basso impatto ambientale, ad esempio peat-free. Questa tematica è molto importante in questa stagione di coltivazione perché le pesanti piogge della primavera 2025 (vedi articolo nel nostro blog) hanno ridotto drasticamente la raccolta di torba fino al 50%, determinando un incremento dei prezzi notevole e scarsità di prodotto disponibile.
Ecco perché, trovare nuove opportunità e soluzioni, può rappresentare una prospettiva concreta per i produttori. Nel mercato dei substrati sono due i prodotti che stanno riscuotendo un successo crescente tra gli addetti ai lavori: la fibra di castagno Extralignum 100 e la fibra di legno HydraFiber, ottenuta da legno e corteccia tramite il processo Thermally Refined, che realizza fibre sottili, stabili e uniformi. Ma vediamo meglio i vantaggi dell’impiego della fibra di legno nei substrati.
I VANTAGGI DELL’USO DELLA FIBRA DI LEGNO
La fibra di legno, come aggiunta alla torba o utilizzata in miscele peat-free, offre caratteristiche importanti per la coltivazione di piante in contenitore e la sua efficacia è stata ampiamente dimostrata da test e da un uso sempre più intenso in campo professionale. Tra i benefici si segnala il miglioramento della struttura del terreno, reso più poroso e in grado di migliorare l’aerazione delle radici. La sua capacità di trattenere l’umidità può essere vantaggiosa per le piante e garantisce un rilascio graduale all’apparato radicale.
Le caratteristiche della fibra di legno favoriscono la crescita uniforme delle radici e riducono il rischio di circolazione dell’acqua stagnante all’interno dei contenitori. La fibra di legno è un materiale biodegradabile e può essere utilizzata con successo in un’ampia varietà di colture, come piante ornamentali, alberi da frutto e arbusti. Può essere miscelata con altri componenti del substrato, come torba, pomice, perlite e fibra di cocco, per ottenere una composizione bilanciata e adatta alle specifiche esigenze delle piante. Ma entriamo nel dettaglio.
AERAZIONE E DRENAGGIO
La fibra di legno ha una struttura porosa che favorisce una buona aerazione all’interno del substrato. Questo aiuta a prevenire il ristagno dell’acqua e a promuove una migliore circolazione dell’aria all’altezza dell’apparato radicale.
RITENZIONE IDRICA
La fibra di legno ha la capacità di trattenere una quantità significativa d’acqua. Questo è un aspetto vantaggioso perché permette di fornire alle piante un rilascio graduale di umidità e di contribuire alla corretta gestione dell’irrigazione.
BIODEGRADABILITÀ
La fibra di legno è un prodotto biodegradabile e si decompone naturalmente nel terreno nel corso del tempo. Questo semplifica la gestione del substrato e annulla la produzione di materiale di scarto.
ADATTABILITÀ A DIVERSE COLTURE
La fibra di legno è adatta per una enorme varietà di colture, inclusi fiori, piante ornamentali e ortaggi. Rappresenta un’ottima soluzione per orti e giardini e può essere integrata nei substrati per coltivare ortaggi e anche erbe aromatiche. Non va dimenticato che i substrati a base di fibra di legno si adattano bene anche agli alberi da frutto coltivati in vaso o in contenitore, visto che il prodotto è in grado di fornire una buona struttura del terreno e contribuire al controllo dei livelli di umidità.
ALCUNE TIPOLOGIE COMUNI DI FIBRA DI LEGNO
La scelta del tipo di Fibra dipende dal tipo di coltura, dalle condizioni ambientali e dai requisiti che deve avere il substrato. Non tutte, sia per motivi di reperibilità, di costi e di qualità dei processi produttivi vengono utilizzate abitualmente nei substrati di coltivazione.
HydraFiber: una fibra di legno innovativa e uniforme
HydraFiber è una fibra di legno di nuova generazione, ottenuta da legno e corteccia tramite un processo brevettato chiamato Thermally Refined®, in grado di realizzare fibre sottili, stabili e uniformi. Questa struttura conferisce al substrato una porosità ottimale, un’alta capacità di trattenere acqua e ottimi livelli di aerazione a livello radicale. Quali sono le caratteristiche di questo processo? Il legno viene sottoposto a un raffinamento termico, cioè a un trattamento con calore e pressione controllata. Questo processo rompe le fibre legnose in fibre sottili e uniformi, molto più lunghe e stabili di quelle ottenute con una semplice procedura meccanica. Il risultato è una fibra con un’area superficiale fino a sette volte superiore a quella della torba, in grado di trattenere e rilasciare acqua in maniera efficiente. Il trattamento termico, inoltre, ha anche un importante effetto igienizzante. HydraFiber non è soltanto una fibra di legno innovativa. Si propone, infatti, come soluzione concreta sia per sostituire parzialmente la torba, sia per affiancarla nei substrati di coltivazione. L’area superficiale, molto più ampia rispetto alla torba, consente di trattenere e rilasciare più acqua disponibile per la pianta, riducendo lo stress idrico e migliorando notevolmente la gestione dell’irrigazione.
Quando viene usata in aggiunta alla torba, anche in una percentuale pari al 20 % del volume del substrato, HydraFiber aumenta sensibilmente la capacità di ritenzione idrica e l’ossigenazione del terriccio, superando le prestazioni di altri ammendanti come perlite o cocco (se utilizzati nelle stesse proporzioni). Tutto ciò garantisce una maggiore uniformità di crescita, radici più sane e un controllo migliore dell’umidità all’interno del contenitore. Quando invece HydraFiber viene impiegata come alternativa alla torba in substrati peat-free, la sua struttura stabile e porosa garantisce substrati leggeri, omogenei e facili da gestire.
HydraFiber rappresenta quindi una scelta versatile: può essere integrata sia nelle miscele tradizionali a base di torba per migliorare le performance del substrato, ma anche essere impiegata in soluzioni sostenibili peat-free.
Caratteristiche principali di HydraFiber
- Porosità totale: 90-95 %
- Capacità di trattenere acqua: 70-75 %
- pH: 4,4 ± 0,4
- Conducibilità elettrica (CE): 0,01 – 0,20 mS/cm
Vantaggi pratici
- L’utilizzo del prodotto permette di avere fino al 36 % di acqua disponibile in più rispetto ai tradizionali substrati a base di torba;
- non necessita di pre-idratazione;
- garantisce una radicazione più rapida, grazie ad un buon equilibrio tra aria e acqua;
- Il prodotto può essere compresso, con minori costi di trasporto e stoccaggio rispetto alla torba;
- Il prodotto si presenta uniforme e standardizzato: caratteristiche che lo rendono ideale per l’impiego in substrati professionali.
Extralignum 100: la fibra di castagno leggera e facile da reperire
Extralignum 100 nasce dalla corteccia di castagno, con un trattamento specifico per eliminare i tannini e renderla idonea all’utilizzo nei substrati di coltivazione. È una fibra naturale che valorizza una risorsa locale e sostenibile – più facile da reperire rispetto alla torba – con un buon equilibrio tra leggerezza, aerazione e ritenzione idrica. Extralignum 100 si propone come materiale complementare alla torba e, in alcuni casi, anche come parziale alternativa. Usata in miscela fino al 30 % totale del volume, migliora la struttura complessiva del substrato, ne alleggerisce il peso e garantisce un buon livello di aerazione dell’apparato radicale.
In aggiunta alla torba, invece, contribuisce a bilanciare il rapporto tra aria e acqua, riduce i ristagni idrici, rende il substrato più drenante e stabile. Il suo utilizzo è particolarmente indicato in colture ornamentali e orticole, dov’è fondamentale controllare bene l’umidità presente ed evitare i ristagni d’acqua. In presenza di frazioni particolarmente fini, che possono compattarsi più facilmente, è consigliabile combinarla con altri prodotti come torba, cocco, corteccia o perlite, per ottenere un substrato più equilibrato. Extralignum 100 è un prodotto ideale per arricchire le miscele tradizionali o come parte di strategie peat-reduced, garantendo sostenibilità, convenienza e buone performance nei substrati di coltivazione.
Caratteristiche principali del prodotto
- Peso specifico: 100 kg/m³
- Granulometria: 32 % 4–10 mm; 40 % 2–4 mm; 10 % 1–2 mm; 18 % < 1 mm
- pH: 4,9
- Conducibilità elettrica (CE): 0,12 dS/m
- Salinità: 2,71 meq/100 g
- Umidità alla consegna: 45 %
- Rapporto C/N: 105
I Vantaggi
- Impiegabile fino al 30 % in volume nelle miscele;
- Buona capacità di trattenere acqua senza creare ristagni;
- Compatibile con torba, cocco, perlite e corteccia;
- Più facile da reperire rispetto alla torba e con un minore impatto ambientale
Limiti del prodotto
Le frazioni molto fini (< 1 mm) possono favorire una compattazione e una degradazione più rapida nel tempo, riducendo così la stabilità del substrato. Ecco perché è fondamentale utilizzare granulometrie maggiori o il prodotto in abbinamento ad altre tipologie di ammendanti.
Caratteristiche | HydraFiber | Extralignum 100 |
Origine | Legno + corteccia, trattati con processo Thermally Refined | Corteccia di castagno trattata per eliminare i tannini |
Struttura | Fibre sottili, stabili e uniformi, con superficie fino a sette volte maggiore della torba |
|
Porosità totale | 90-95 % | Buona, ma dipende dalla granulometria |
Capacità idrica | 70-75 % (acqua disponibile fino al 36% in più rispetto a torba) | Buona capacità di trattenere acqua senza ristagni |
pH | 4,4 ± 0,4 | 4,9 |
Conducibilità elettrica (CE) | 0,01 – 0,20 mS/cm | 0,12 dS/m |
Peso specifico | Molto basso (substrato estremamente leggero) | 100 kg/m³ |
Compressione logistica | Elevata (fino a 13:1 → riduzione costi trasporto/stoccaggio rispetto alla torba) | Non compressa, più ingombrante di HydraFiber |
Vantaggi pratici | – Più acqua disponibile | – Fino al 30 % in miscela |
Costi | Superiori rispetto a Extralignum. | Costi inferiori rispetto a HydraFiber |
Sostituto della torba | Parziale (può essere usata in miscela o in soluzioni peat-free) | Parziale (consigliato fino al 30 % in volume del substrato) |