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Filossera: come combatterla

filossera della vite

La fillossera della vite è un insetto parassita delle radici delle viti, conosciuto con il nome scientifico di Daktulosphaira vitifoliae. Questo insetto è originario del Nord America ed è stato introdotto accidentalmente in Europa nel XIX° secolo. La fillossera si nutre dei tessuti delle radici della vite, causando danni diretti e indebolendo la pianta. Ciò può portare alla morte della vite, specialmente nelle zone in cui il parassita è particolarmente aggressivo.

Per combattere la fillossera, gli agricoltori e gli enologi hanno adottato diverse strategie, tra cui l’innesto su portinnesti resistenti alla fillossera. Questo metodo consiste nell’innestare la “barbatella”, su una radice di una variante di vite resistente alla fillossera.

Grazie a queste e ad altre tecniche di coltivazione, l’industria vinicola è stata in grado di superare la devastazione causata dalla fillossera e ha continuato a prosperare. Tuttavia, l’esperienza con la fillossera ha insegnato agli agricoltori l’importanza di adottare pratiche agricole sostenibili e di conservazione per proteggere le loro coltivazioni da potenziali minacce future.

COME GESTIRE L’INFESTAZIONE DA FILLOSSERA DELLA VITE

Per gestire o prevenire l’infestazione da fillossera della vite, è possibile adottare diverse strategie e tecniche. Le strategie possono variare a seconda della regione, del clima e delle condizioni ambientali. Ecco alcune indicazioni e pratiche utili.

Utilizzo di portinnesti resistenti

Una delle strategie più efficaci è, senza dubbio, l’uso di portinnesti resistenti alla fillossera. Questi sono tipi di viti selezionate o ibride che hanno dimostrato di essere più resistenti all’attacco di questo insetto. Innestare le varietà desiderate su portinnesti resistenti è un metodo comune che permette di proteggere adeguatamente le viti.

Monitoraggio e diagnosi precoce

È importante effettuare regolarmente ispezioni visive delle viti per individuare eventuali segni di infestazione. Questo potrebbe includere sintomi come ingiallimento delle foglie, deperimento generale della pianta o presenza di galle all’altezza delle radici.

Controllo biologico

L’impiego di nematodi predatori o di insetti parassitoidi che si nutrono della fillossera può essere sicuramente una strategia biologica utile. Permette di intervenire con una buona efficacia, anche se è fondamentale agire con grande tempestività per limitare i danni.

Utilizzo di insetticidi e acaricidi

In alcuni casi, soprattutto quando l’infestazione è più grave, è possibile ricorrere a fitofarmaci specifici per combattere la fillossera. Tuttavia l’uso di fitofarmaci deve essere attentamente monitorato e limitato nel tempo. Nel nostro catalogo di prodotti professionali puoi trovare le migliori soluzioni

Rotazione delle coltivazioni

La rotazione delle coltivazioni può rappresentare un’altra alternativa importante per ridurre il rischio o il proliferare di infezioni, qualora le condizioni ambientali e le strategie commerciali lo consentano.

Pratiche di gestione del suolo corrette

Mantenere un buon drenaggio del suolo e una gestione adeguata dell’irrigazione può aiutare a mantenere le viti in salute e a ridurre, contestualmente, la vulnerabilità delle piante all’infestazione.

filossera della vite

CURIOSITÁ E ANEDDOTI STORICI: L’INTRODUZIONE IN EUROPA DELLA FILLOSSERA

L’introduzione della fillossera in Europa si è registrata nel corso del XIX° secolo. Si ritiene che sia avvenuta attraverso l’importazione di piante di vite provenienti dall’America del Nord, dove l’insetto era originario. Ci sono diverse teorie su come la fillossera abbia fatto il salto dall’America all’Europa. Questa devastante epidemia generò una grave crisi nell’industria vinicola europea, che richiese anni di ricerca e di sperimentazione per trovare soluzioni e mitigare gli effetti dei danni della fillossera. Ecco alcune curiosità riguardanti le principali teorie sull’introduzione della fillossera in Europa.

TRAPIANTO DI PIANTINE INFETTE

È possibile che le radici di piante di vite provenienti dall’America del Nord abbiano ospitato uova o larve della fillossera. Queste piante, una volta giunte in Europa, potrebbero aver infettato con il passare del tempo le viti europee.

Scambi di materiale vegetale

Durante il XIX° secolo c’era un intenso scambio di materiale vegetale tra l’America e l’Europa per scopi di miglioramento genetico e di coltivazione. Questo scambio potrebbe aver portato all’introduzione accidentale della fillossera.

Contaminazione da terriccio

È anche possibile che l’introduzione della fillossera sia stata accidentale e non intenzionale, magari attraverso la terra presente nei vasi e riversata nel terreno utilizzato per piantare le stesse viti.

L’UTILIZZO DI FITOFARMACI SPECIFICI PER COMBATTERE LA FILLOSSERA

L’uso di fitofarmaci nella gestione della fillossera della vite può rappresentare una parte importante di una strategia mirata di controllo integrato. Tuttavia, è fondamentale utilizzare tali prodotti in modo responsabile. Nel nostro catalogo professionale trovi tutte le migliori soluzioni per combattere efficacemente l’infestazione da fillossera.

SIVANTO PRIME

Sivanto Prime è un insetticida con una rapidità di azione tre volte superiore rispetto agli standard di riferimento.
Efficace sia su forme adulte che giovanili.

Agisce per contatto e ingestione, sia su forme adulte che giovanili.

Per il suo innovativo meccanismo d’azione, Sivanto Prime è un utile strumento per limitare l’insorgenza di popolazioni di fitofagi resistenti.

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VERTIMEC PRO

Vertimec Pro è un insetticida e acaricida a base di Abamectina in sospensione concentrata. Ad azione translaminare, agisce per contatto e ingestione su tutti gli stadi mobili di acari e insetti quali psille, minatrici fogliari e tripidi, agendo direttamente sul sistema nervoso dei parassiti. Caratteristiche che lo rendono efficace anche contro la fillossera della vite.

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