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Le malattie più comuni delle piante: sintomi, cause e rimedi

Alcune malattie stagionali RICORRENTI
CHE POSSONO COLPIRE LE PIANTE

All’interno di questa sezione puoi trovare una serie di  domande frequenti, realizzate per offrirti informazioni chiare e pronte all’uso su alcune  delle malattie più comuni che possono colpire le nostre piante ornamentali, i nostri alberi da frutto e gli ortaggi.

Le nostre FAQ coprono una vasta gamma di malattie, dalle infestazioni da afidi all’oidio, dal corineo delle drupacee, al cancro batterico. Abbiamo cercato di includere informazioni dettagliate su sintomi, prevenzione e trattamento, per aiutarti a identificare e affrontare i problemi in modo tempestivo ed efficace. Alcune malattie possono colpire in periodi dell’anno differenti. Per comodità (e per non replicare gli stessi contenuti più volte) abbiamo deciso di suddividerle nelle quattro stagioni in cui si suddivide l’anno solare, consapevoli tuttavia che ci sono patologie ricorrenti che possono presentarsi in mesi e momenti stagionali diversi.

 

IN INVERNO...

Pomodoro colpito dal cancro batterico
  1. Cos’è il cancro batterico delle piante? Il cancro batterico delle piante è una malattia causata da batteri patogeni che infettano i tessuti delle piante, causando lesioni, necrosi e persino la morte della pianta.

  2. Quali sono i sintomi del cancro batterico nelle piante? I sintomi includono lesioni necrotiche sui fusti, sui rami o sulle foglie, che possono essere accompagnate da secrezioni di liquidi o pus. Le piante possono mostrare debolezza generale, ingiallimento delle foglie e marciume radicale.

  3. Quali piante sono più suscettibili al cancro batterico? Il cancro batterico può colpire una vasta gamma di piante, ma alcune specie sono particolarmente suscettibili, tra cui albicocchi, ciliegi, peschi, pomodori e diverse piante ornamentali.

  4. Come si diffonde il cancro batterico delle piante? Il cancro batterico può diffondersi attraverso le ferite nelle piante causate da potatura, innesti, condizioni meteorologiche avverse o danni causati da insetti. Può anche essere trasferito da una pianta infetta a una sana attraverso utensili da giardinaggio contaminati.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione del cancro batterico delle piante? È importante praticare la corretta gestione delle colture, inclusa la potatura regolare, l’irrigazione adeguata e la pulizia degli utensili da giardinaggio. Inoltre, l’uso di piante resistenti, la rotazione delle colture e il monitoraggio costante delle piante possono aiutare a prevenire l’insorgenza della malattia.

  6. Come posso trattare le piante infette da cancro batterico? Alcuni trattamenti possono includere la rimozione delle parti infette della pianta, l’uso di disinfettanti per utensili da giardinaggio e l’applicazione di prodotti antimicrobici o di rafforzamento delle piante. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere necessario rimuovere completamente la pianta per prevenire la diffusione della malattia ad altre piante. 

  7. Il cancro batterico delle piante è pericoloso per gli esseri umani?
    Il cancro batterico delle piante non rappresenta un rischio diretto per gli esseri umani, ma può causare danni significativi alle colture e all’ambiente. Tuttavia, è importante praticare buone pratiche agricole per prevenire la diffusione della malattia e proteggere le piante.
Foto di un'albicocca colpita dal corineo delle drupacee
Albicocca colpita dal corineo delle drupacee
  1. Cos’è il corineo delle drupacee? Il corineo delle drupacee, noto anche come corineo delle piante da frutto a nocciolo, è una malattia fungina che colpisce le piante della famiglia delle drupacee, come peschi, albicocchi, ciliegi e susini.
  2. Quali sono i sintomi del corineo delle drupacee? I sintomi includono macchie scure o necrotiche sulle foglie, che possono ingrandirsi e unirsi, causando la morte dei tessuti. Inoltre, si possono osservare lesioni sul frutto e sui rami, e in alcuni casi anche la deformazione dei frutti.
  3. Quali piante sono più suscettibili al corineo delle drupacee? Il corineo delle drupacee può colpire diverse specie di piante della famiglia delle drupacee, ma è particolarmente dannoso per peschi, albicocchi e susini.
  4. Come si diffonde il corineo delle drupacee? Il fungo responsabile del corineo delle drupacee può diffondersi attraverso le spore presenti nelle foglie e nei frutti infetti, oltre che attraverso la pioggia, il vento e gli insetti.
  5. Quali sono i metodi di prevenzione del corineo delle drupacee? È importante praticare la corretta potatura e la rimozione tempestiva dei rami e dei frutti infetti per prevenire la diffusione della malattia. Inoltre, l’uso di fungicidi preventivi e la promozione della salute delle piante attraverso una corretta alimentazione e irrigazione possono aiutare a ridurre il rischio di infezione.
  6. Come posso trattare le piante infette da corineo delle drupacee? Alcuni trattamenti possono includere l’applicazione di fungicidi specifici contro il corineo delle drupacee, la rimozione dei rami e dei frutti infetti e il potenziamento delle difese naturali delle piante attraverso fertilizzanti organici e integratori nutrizionali.
  7. Il corineo delle drupacee è pericoloso per gli esseri umani? Il corineo delle drupacee non è direttamente pericoloso per gli esseri umani, ma può causare danni significativi alle colture di drupacee. È importante gestire la malattia in modo adeguato per proteggere le piante e garantire una buona resa.

  1. Cos’è la fumaggine? La fumaggine è una malattia fungina che si sviluppa sul miele di insetti e sul mieledue prodotti da insetti infestanti, come cocciniglie, afidi o mosche bianche. Questo fungo forma uno strato nero, spesso polveroso, sulla superficie delle piante, riducendo la fotosintesi e compromettendo la salute generale della pianta.

  2. Quali sono i sintomi della fumaggine? I sintomi principali della fumaggine includono la formazione di uno strato nero sulla superficie delle foglie, dei rami e dei frutti delle piante infestate. Questo strato nero è costituito dai miceli del fungo, che si sviluppano utilizzando gli zuccheri presenti nel mieledue degli insetti.

  3. Quali piante sono più suscettibili alla fumaggine? La fumaggine può colpire una vasta gamma di piante, ma è più comune su piante ornamentali, alberi da frutto e arbusti. Le piante coltivate all’aperto e quelle coltivate in serra possono entrambe essere suscettibili alla fumaggine.

  4. Come si diffonde la fumaggine? La fumaggine si diffonde quando i funghi che si nutrono di mieledue proliferano sulla superficie delle piante infestate. Questi funghi possono essere trasportati dagli insetti da una pianta all’altra, diffondendosi ulteriormente sulla superficie delle foglie e dei rami.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione della fumaggine? È importante praticare la corretta gestione degli insetti per prevenire l’infestazione da insetti produttori di miele, che sono alla base della fumaggine. Ciò può includere l’uso di insetticidi naturali o chimici e la promozione di insetti predatori che si nutrono degli insetti dannosi. Inoltre, mantenere le piante sane e ben curate può ridurre la suscettibilità alla fumaggine.

  6. Come posso trattare le piante infestate dalla fumaggine? Per trattare le piante infestate dalla fumaggine, è importante affrontare prima l’infestazione da insetti produttori di miele, eliminandoli o riducendone la popolazione. Successivamente, è possibile utilizzare prodotti fungicidi specifici per combattere il fungo responsabile della fumaggine.

  7. La fumaggine è dannosa per gli esseri umani? La fumaggine non è direttamente dannosa per gli esseri umani, ma può ridurre la resa delle colture e compromettere l’aspetto estetico delle piante infestate. Tuttavia, è importante controllare e trattare la fumaggine per mantenere la salute delle piante e preservare il valore ornamentale e produttivo del giardino o dell’area coltivata.
Cocciniglia su foglie di fico
Cocciniglia su foglie di fico
  1. Cos’è la cocciniglia? La cocciniglia è un insetto parassita che si nutre della linfa delle piante. Esistono diverse specie di cocciniglia, tra cui la cocciniglia farinosa, la cocciniglia cotonosa e la cocciniglia a scudetto, ognuna con caratteristiche distintive.

  2. Quali sono i sintomi dell’infestazione da cocciniglia? I sintomi dell’infestazione da cocciniglia possono includere macchie bianche, farina biancastra o escrescenze cotonose sulle foglie, sui fusti o sui rami delle piante. Inoltre, le piante infestate possono mostrare segni di indebolimento, ingiallimento delle foglie e deformità.

  3. Quali piante sono più suscettibili all’infestazione da cocciniglia? La cocciniglia può attaccare una vasta gamma di piante, incluse piante ornamentali, arbusti e alberi da frutto. Alcune delle piante più suscettibili includono agrumi, oleandri, ficus e orchidee.

  4. Come si diffonde la cocciniglia? La cocciniglia si diffonde attraverso il contatto diretto tra piante infestate e piante sane, nonché attraverso il trasporto da parte di insetti volanti o del vento. Le femmine possono anche muoversi lentamente sulle piante, depositando le uova lungo il percorso.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione dell’infestazione da cocciniglia? È importante praticare una buona gestione del giardino, inclusa la potatura regolare, la rimozione delle piante infestate e l’uso di barriere fisiche per impedire l’accesso agli insetti. Inoltre, l’introduzione di insetti predatori naturali della cocciniglia può aiutare a controllarne la popolazione.

  6. Come posso trattare le piante infestate da cocciniglia? Alcuni metodi per trattare le piante infestate da cocciniglia includono l’uso di olii vegetali o detergenti delicati per rimuovere gli insetti e le loro secrezioni, l’applicazione di insetticidi specifici contro la cocciniglia e l’uso di rimedi naturali come l’olio di neem.

  7. La cocciniglia è dannosa per gli esseri umani? La cocciniglia non è direttamente dannosa per gli esseri umani, ma può causare danni significativi alle piante ornamentali e agricole. Tuttavia, l’infestazione di piante all’interno delle abitazioni può essere fastidiosa e richiedere azioni di controllo.

 

Punteruolo del pioppo
  1. Cos’è il punteruolo del salice e del pioppo? Il punteruolo del salice e del pioppo, noto anche come Gonipterus scutellatus, è un coleottero che attacca gli alberi di salice e pioppo, danneggiando i germogli, le foglie e compromettendo la salute degli alberi.

  2. Quali sono i sintomi dell’infestazione da punteruolo del salice e del pioppo? I sintomi includono l’ingiallimento e la caduta prematura delle foglie, la presenza di fori di perforazione sui rami e sui tronchi, e la comparsa di segni di danni ai germogli e ai tessuti vegetali.

  3. Quali salici e pioppi sono più suscettibili all’infestazione? Tutte le specie di salice e pioppo possono essere suscettibili all’infestazione da punteruolo, ma alcune varietà possono essere più vulnerabili, specialmente quelle coltivate in ambienti con elevata densità di popolazione di insetti.

  4. Come si diffonde il punteruolo del salice e del pioppo? Il punteruolo del salice e del pioppo si diffonde attraverso il volo degli adulti e il trasporto passivo con il vento. Le femmine depongono le uova sui germogli e sulle foglie degli alberi, dove le larve emergono e si nutrono del tessuto vegetale.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione dell’infestazione da punteruolo? Alcuni metodi di prevenzione includono la potatura regolare per rimuovere i rami infestati, la raccolta e la distruzione dei tessuti infestati, l’applicazione di insetticidi specifici per il punteruolo e la promozione di predatori naturali come uccelli e insetti predatori.

  6. Come posso trattare i salici e i pioppi infestati dal punteruolo? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di insetticidi specifici per il controllo del punteruolo durante le fasi critiche del ciclo di vita dell’insetto. È importante seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta e utilizzare gli insetticidi in modo sicuro e responsabile.

  7. Il punteruolo del salice e del pioppo è dannoso per gli esseri umani? Il punteruolo del salice e del pioppo non è direttamente dannoso per gli esseri umani, ma può causare danni significativi agli alberi di salice e pioppo, riducendo la loro bellezza e la loro vitalità. È importante gestire correttamente l’infestazione per proteggere la salute degli alberi e il paesaggio circostante.

A PRIMAVERA...

Presenza di afidi sulla pianta
  1. Cos’è un afide? Gli afidi sono piccoli insetti appartenenti all’ordine dei Rincoti. Sono parassiti comuni delle piante e possono causare danni significativi nutrendosi della linfa delle piante.

  2. Quali sono i sintomi dell’infestazione da afidi? I sintomi includono foglie arricciate o ingiallite, presenza di melata (una sostanza appiccicosa prodotta dagli afidi), deformità delle piante, crescita lenta e appassimento delle foglie.

  3. Quali piante sono più suscettibili all’infestazione da afidi? Gli afidi possono infestare una vasta gamma di piante, tra cui ortaggi, piante ornamentali, alberi da frutto e arbusti. Alcune delle piante più comuni attaccate dagli afidi includono rose, lattuga, fagioli, pomodori e meli.

  4. Come si diffondono gli afidi? Gli afidi possono diffondersi rapidamente attraverso il vento, il contatto diretto tra le piante e il trasporto da parte di insetti volanti. Le femmine degli afidi possono riprodursi rapidamente, generando una grande quantità di progenie in breve tempo.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione dell’infestazione da afidi? Alcuni metodi di prevenzione includono la promozione di un ambiente favorevole per gli insetti predatori degli afidi, come coccinelle e crisope. È inoltre utile praticare una corretta igiene delle piante, controllando regolarmente per individuare e rimuovere gli afidi prima che l’infestazione diventi grave.

  6. Come posso trattare le piante infestate da afidi? Alcuni metodi di controllo degli afidi includono l’uso di insetticidi specifici per afidi, come il sapone insetticida o gli olii horticulturali. È importante seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta quando si utilizzano prodotti chimici per il controllo degli afidi.

  7. Gli afidi sono dannosi per gli esseri umani? Gli afidi non sono direttamente dannosi per gli esseri umani, ma possono causare danni significativi alle piante. Tuttavia, l’infestazione di piante all’interno delle abitazioni può essere fastidiosa e richiedere azioni di controllo.

 

Oidio su foglie di zucca
Oidio su foglie di zucca
  1. Cos’è l’oidio? L’oidio (conosciuto come  è una malattia fungina che colpisce le piante, causando la formazione di una muffa biancastra o grigiastra sulle foglie, sui fusti e sui frutti. È una delle malattie più comuni delle piante e può danneggiare gravemente le colture.

  2. Quali sono i sintomi dell’infestazione da oidio? I sintomi includono la formazione di una patina bianca o grigiastra sulla superficie delle foglie, dei fusti e dei frutti delle piante infestate. Le foglie infette possono anche ingiallire, appassire e cadere prematuramente.

  3. Quali piante sono più suscettibili all’infestazione da oidio? L’oidio può colpire una vasta gamma di piante, inclusi ortaggi, piante ornamentali, alberi da frutto e viti. Alcune delle piante più suscettibili includono zucchine, rose, meloni, pomodori e vite.

  4. Come si diffonde l’oidio? L’oidio si diffonde attraverso le spore fungine trasportate dal vento o dagli insetti da una pianta infetta a una sana. Le condizioni ambientali favorevoli per la diffusione dell’oidio includono temperature moderate, alta umidità e scarsa circolazione dell’aria.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione dell’infestazione da oidio? Alcuni metodi di prevenzione includono la promozione di una buona circolazione dell’aria intorno alle piante, la rimozione regolare delle foglie infette, la pulizia dei residui vegetali e l’irrigazione al mattino per permettere alle foglie di asciugarsi durante il giorno.

  6. Come posso trattare le piante infestate da oidio? Alcuni metodi di controllo dell’oidio includono l’applicazione di fungicidi specifici per l’oidio, come lo zolfo o il bicarbonato di sodio, nonché l’uso di olii vegetali o detergenti delicati per rimuovere le spore fungine dalla superficie delle piante.

  7. L’oidio è dannoso per gli esseri umani? L’oidio non è direttamente dannoso per gli esseri umani, ma può causare danni significativi alle piante e ridurre la resa delle colture. Tuttavia, è importante gestire l’oidio in modo adeguato per preservare la salute delle piante e garantire una buona qualità dei raccolti.

Peronospora della vite
Peronospora della vite
  1. Cos’è la peronospora? La peronospora, nota anche come muffa bianca o marciume delle foglie, è una malattia fungina che colpisce le piante, causando la formazione di macchie bianche o grigie sulle foglie e sui fusti. È causata principalmente dal fungo Peronospora sparsa.

  2. Quali sono i sintomi della peronospora? I sintomi includono la comparsa di macchie acquose sulle foglie, che possono poi sviluppare una muffa biancastra o grigiastra sulla loro superficie. Le foglie colpite possono ingiallire, appassire e cadere precocemente.

  3. Quali piante sono più suscettibili alla peronospora? La peronospora può colpire una vasta gamma di piante, compresi ortaggi, piante ornamentali e alberi da frutto. Alcune delle piante più suscettibili includono pomodori, patate, vite, rose e lattuga.

  4. Come si diffonde la peronospora? La peronospora si diffonde attraverso le spore del fungo che sono trasportate dal vento o dall’acqua. Le condizioni di alta umidità e temperature moderate favoriscono la diffusione della malattia.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione della peronospora? Alcuni metodi di prevenzione includono la potatura regolare per favorire una buona circolazione dell’aria intorno alle piante, la rimozione delle foglie infette, l’irrigazione al mattino per permettere alle foglie di asciugarsi durante il giorno e l’applicazione preventiva di fungicidi.

  6. Come posso trattare le piante infestate dalla peronospora? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di fungicidi specifici per la peronospora per proteggere le piante sane e ridurre la diffusione della malattia. È importante seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta e applicare gli insetticidi in modo sicuro e responsabile.

  7. La peronospora è dannosa per gli esseri umani? La peronospora non è direttamente dannosa per gli esseri umani, ma può causare danni significativi alle piante e ridurre la resa dei raccolti. Tuttavia, è importante gestire correttamente la peronospora per preservare la salute delle piante e garantire una buona qualità dei prodotti.

Cancro corticale del castagno
Cancro corticale del castagno
  1. Cos’è il cancro del castagno? Il cancro del castagno è una malattia causata dal fungo Cryphonectria parasitica che colpisce gli alberi di castagno, causando lesioni sui tronchi e sui rami e portando alla morte delle parti infette dell’albero.

  2. Quali sono i sintomi del cancro del castagno? I sintomi includono la formazione di lesioni sul tronco e sui rami degli alberi di castagno, che si manifestano come aree necrotiche con bordi scuri e cancrose. Le lesioni possono crescere nel tempo, circondando completamente il tronco e portando alla morte dell’albero.

  3. Quali castagni sono più suscettibili al cancro? Tutte le specie di castagni sono potenzialmente suscettibili al cancro del castagno, ma le varietà europee e americane sembrano essere particolarmente vulnerabili.

  4. Come si diffonde il cancro del castagno? Il cancro del castagno si diffonde attraverso le spore del fungo, che possono essere trasportate dal vento, dalla pioggia o attraverso il contatto diretto con le lesioni infette sugli alberi. Le spore possono anche essere trasportate dagli insetti e dagli animali che visitano gli alberi infetti.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione del cancro del castagno? Alcuni metodi di prevenzione includono la potatura regolare per rimuovere i rami infetti, la rimozione e la distruzione delle parti infette degli alberi, l’applicazione di trattamenti fungicidi preventivi e la promozione di una buona salute generale degli alberi.

  6. Come posso trattare i castagni infestati dal cancro? Attualmente non esistono trattamenti curativi efficaci per il cancro del castagno. Tuttavia, è possibile ridurre il rischio di diffusione della malattia attraverso la rimozione e la distruzione delle parti infette degli alberi e l’uso di fungicidi preventivi.

  7. Il cancro del castagno è dannoso per gli esseri umani? Il cancro del castagno non è direttamente dannoso per gli esseri umani, ma può causare gravi danni economici e ambientali agli alberi di castagno. È importante gestire correttamente l’infestazione per preservare la salute degli alberi e la biodiversità degli ecosistemi forestali.

Antracnosi dell'Edera
Antracnosi dell’Edera

 

  1. Cos’è l’antracnosi dell’edera? L’antracnosi dell’edera è una malattia fungina che colpisce le piante di edera, causando macchie scure, necrosi e deformità sulle foglie, sui fusti e sui frutti.

  2. Quali sono i sintomi dell’antracnosi dell’edera? I sintomi includono la comparsa di macchie scure o necrotiche sulle foglie, sui rami e sui frutti dell’edera, che possono espandersi e fondersi formando lesioni più grandi. Le foglie possono anche ingiallire, appassire e cadere precocemente.

  3. Quali edere sono più suscettibili all’antracnosi? Tutte le varietà di edera possono essere suscettibili all’antracnosi, ma quelle coltivate in condizioni di elevata umidità e scarsa circolazione d’aria sono particolarmente a rischio.

  4. Come si diffonde l’antracnosi dell’edera? L’antracnosi dell’edera si diffonde attraverso le spore del fungo Colletotrichum gloeosporioides, che possono essere trasportate dal vento, dalla pioggia o attraverso il contatto diretto con le lesioni infette sulle piante.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione dell’antracnosi dell’edera? Alcuni metodi di prevenzione includono la potatura regolare per rimuovere i rami infetti, la rimozione e la distruzione delle parti infette delle piante, l’applicazione di trattamenti fungicidi preventivi e la promozione di una buona circolazione d’aria intorno alle piante.

  6. Come posso trattare l’edera infettata dall’antracnosi? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di fungicidi specifici per il controllo dell’antracnosi durante le fasi critiche del ciclo di vita del fungo. È importante seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta e utilizzare i fungicidi in modo sicuro e responsabile.

  7. L’antracnosi dell’edera è dannosa per gli esseri umani? L’antracnosi dell’edera non è dannosa per gli esseri umani, ma può causare danni estetici alle piante di edera. È importante gestire correttamente l’infestazione per preservare la salute delle piante e la bellezza del paesaggio.

cilidrosporiosi del ciliegio
Cilidrosporiosi del ciliegio

 

  1. Cos’è la cilindrosporiosi del ciliegio? La cilindrosporiosi del ciliegio è una malattia fungina che colpisce gli alberi di ciliegio, causando macchie necrotiche sulle foglie e sul frutto, riducendo la resa e compromettendo la salute dell’albero.

  2. Quali sono i sintomi della cilindrosporiosi del ciliegio? I sintomi includono la comparsa di macchie circolari o ellittiche di colore bruno scuro sulle foglie, che possono espandersi e unirsi, portando alla necrosi e alla caduta prematura delle foglie. I frutti possono presentare macchie scure e deformità.

  3. Quali ciliegi sono più suscettibili alla cilindrosporiosi? Tutte le varietà di ciliegio possono essere suscettibili alla cilindrosporiosi, ma quelle coltivate in ambienti con elevata umidità e scarsa circolazione d’aria sono particolarmente a rischio.

  4. Come si diffonde la cilindrosporiosi del ciliegio? La cilindrosporiosi del ciliegio si diffonde attraverso le spore del fungo Cylindrosporium padi, che possono essere trasportate dal vento, dalla pioggia o attraverso il contatto diretto con le foglie e i frutti infetti.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione della cilindrosporiosi del ciliegio? Alcuni metodi di prevenzione includono la potatura regolare per rimuovere i rami infetti, la rimozione e la distruzione delle parti infette delle piante, l’applicazione di trattamenti fungicidi preventivi e la promozione di una buona circolazione d’aria intorno alle piante.

  6. Come posso trattare i ciliegi infetti dalla cilindrosporiosi? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di fungicidi specifici per il controllo della cilindrosporiosi durante le fasi critiche del ciclo di vita del fungo. È importante seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta e utilizzare i fungicidi in modo sicuro e responsabile.

  7. La cilindrosporiosi del ciliegio è dannosa per gli esseri umani? La cilindrosporiosi del ciliegio non è dannosa per gli esseri umani, ma può causare danni estetici e ridurre la resa delle piante di ciliegio. È importante gestire correttamente l’infestazione per preservare la salute delle piante e la qualità del raccolto.

Stelo della pianta colpito dal mal del colletto
Stelo della pianta colpito dal mal del colletto
  1. Cos’è il mal del colletto?  Il mal del colletto è una malattia fungina che colpisce molte piante, causando marciume e necrosi alla base del fusto, appena sopra o appena sotto il livello del suolo. È particolarmente dannosa per le piante giovani. 

  2. Quali sono i sintomi del mal del colletto?  I sintomi includono l’ingiallimento e l’appassimento delle foglie, la presenza di lesioni scure e necrotiche alla base del fusto, e il marciume delle radici. Le piante colpite possono mostrare un declino generale e, nei casi gravi, morire.

  3. Quali piante sono più suscettibili al mal del colletto?  Molte piante possono essere suscettibili al mal del colletto, tra cui ortaggi come pomodori, peperoni, melanzane e cetrioli, nonché piante ornamentali e da frutto. 

  4. Come si diffonde il mal del colletto? Il mal del colletto è causato da diversi funghi patogeni del suolo, come Phytophthora, Pythium e Rhizoctonia. Questi funghi possono essere diffusi attraverso l’acqua, il suolo infetto, gli attrezzi da giardinaggio e il materiale di propagazione contaminato.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione del mal del colletto? Alcuni metodi di prevenzione includono l’uso di substrati di coltivazione sterili e ben drenati;  di evitare l’eccesso di irrigazione e mantenere un’adeguata ventilazione intorno alle piante; la rotazione delle colture per evitare l’accumulo di patogeni nel suolo; l’accurata pulizia e/o la sterilizzazione degli attrezzi da giardinaggio; l’utilizzo di varietà resistenti (se disponibili).

  6. Come posso trattare le piante infette dal mal del colletto? 

    l trattamenti delle piante infette possono risultare molto complicati. Alcuni approcci includono la possibilità di rimuovere le piante infette per evitare la diffusione della malattia. È importante anche
    migliorare il drenaggio del suolo. Infine un’ulteriore possibilità è rappresentata dall’uso di  fungicidi specifici.

IN ESTATE...

Tignola delle drupacee
  1. Cos’è una tignola delle drupacee? Le tignole delle drupacee sono piccole farfalle della famiglia delle Tineidae, il cui stadio larvale si nutre delle drupe, come pesche, prugne, albicocche e ciliegie.
  2. Quali sono i sintomi dell’infestazione da tignole delle drupacee? I sintomi includono frutti danneggiati con fori di ingresso, presenza di feci di larve e talvolta webbing (fili di seta) attorno ai frutti o alle fessure della corteccia.
  3. Quali drupacee sono più suscettibili all’infestazione da tignole? Le tignole delle drupacee possono attaccare una vasta gamma di drupacee, ma sono particolarmente dannose per peschi, prugni, albicocchi e ciliegi.
  4. Come si diffondono le tignole delle drupacee? Le tignole delle drupacee si diffondono attraverso farfalle adulte che depongono le uova sulle drupacee. Le larve emergono dalle uova e si nutrono dei frutti, provocando danni.
  5. Quali sono i metodi di prevenzione dell’infestazione da tignole delle drupacee? Alcuni metodi di prevenzione includono la raccolta tempestiva dei frutti maturi, la potatura regolare per rimuovere i rami infetti e l’uso di trappole a feromoni per catturare le farfalle adulte.
  6. Come posso trattare le piante infestate dalle tignole delle drupacee? L’applicazione di insetticidi specifici per le tignole delle drupacee può essere efficace nel controllare l’infestazione. È importante seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta e applicare gli insetticidi in modo sicuro e responsabile.
  7. Le tignole delle drupacee sono dannose per gli esseri umani? Le tignole delle drupacee non sono direttamente dannose per gli esseri umani, ma possono causare danni significativi alle colture di drupacee. Tuttavia, possono causare preoccupazioni per la qualità e la resa dei frutti.
Bolla del pesco
Bolla del pesco
  1. Cos’è la bolla del pesco? La bolla del pesco, conosciuta anche come bolla del melo, è una malattia fungina che colpisce i peschi e altri alberi da frutto della famiglia delle Rosaceae. È causata dal fungo Taphrina deformans.

  2. Quali sono i sintomi della bolla del pesco? I sintomi includono la formazione di bolle o escrescenze rosse o rosso-arancio sulle foglie, che possono ingrandirsi e diventare increspate. Le foglie possono anche diventare gialle o cadere precocemente.

  3. Quali peschi sono più suscettibili alla bolla? Tutti i peschi sono suscettibili alla bolla del pesco, ma le varietà più sensibili sono quelle che producono foglie grandi e succulente.

  4. Come si diffonde la bolla del pesco? La bolla del pesco si diffonde attraverso le spore del fungo che sopravvivono sull’albero e sul terreno durante l’inverno. Le spore si disperdono principalmente attraverso l’acqua, come la pioggia o l’irrigazione, e possono infettare le piante in primavera.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione della bolla del pesco? Alcuni metodi di prevenzione includono la potatura regolare per favorire una buona circolazione dell’aria tra i rami, la rimozione delle foglie cadute per ridurre la presenza di spore del fungo e l’irrigazione a gocciolamento per evitare di bagnare le foglie.

  6. Come posso trattare i peschi infestati dalla bolla del pesco? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di fungicidi specifici per la bolla del pesco prima della comparsa dei sintomi o l’utilizzo di prodotti a base di rame. È importante seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta e applicare gli insetticidi in modo sicuro e responsabile.

  7. La bolla del pesco è dannosa per gli esseri umani? La bolla del pesco non è dannosa per gli esseri umani e non influisce sulla sicurezza o sulla commestibilità dei frutti. Tuttavia, può causare danni significativi alla salute e alla resa dei peschi, quindi è importante gestirla correttamente.

Cancro del cipresso

 

  1. Cos’è il cancro del cipresso? Il cancro del cipresso è una malattia fungina che colpisce i cipressi e altre conifere della famiglia delle Cupressaceae. È causata principalmente dal fungo Seiridium cardinale.

  2. Quali sono i sintomi del cancro del cipresso? I sintomi includono lesioni rosse, marroni o grigie sui rami e sul tronco dell’albero, che possono essere circondate da una corteccia screpolata. Le lesioni possono espandersi e causare la morte del tessuto circostante.

  3. Quali cipressi sono più suscettibili al cancro? Tutte le specie di cipresso possono essere colpite dal cancro del cipresso, ma alcune varietà, come il cipresso italiano (Cupressus sempervirens), sembrano essere più suscettibili.

  4. Come si diffonde il cancro del cipresso? Il cancro del cipresso si diffonde attraverso le spore del fungo che possono essere trasportate dal vento, dagli insetti o dagli attrezzi da potatura contaminati. Le ferite sui rami e sul tronco favoriscono l’ingresso del fungo nell’albero.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione del cancro del cipresso? Alcuni metodi di prevenzione includono la potatura regolare per rimuovere i rami danneggiati, la promozione di una buona circolazione dell’aria intorno agli alberi e l’evitare di stressare gli alberi con eccessiva irrigazione o fertilizzazione.

  6. Come posso trattare i cipressi infestati dal cancro del cipresso? Alcuni trattamenti possono includere l’applicazione di fungicidi specifici per il cancro del cipresso per proteggere gli alberi sani e l’asportazione dei rami infetti per prevenire la diffusione della malattia.

  7. Il cancro del cipresso è dannoso per gli esseri umani? Il cancro del cipresso non è dannoso per gli esseri umani, ma può causare danni significativi agli alberi e al paesaggio. Tuttavia, una gestione corretta può aiutare a limitarne gli effetti e proteggere gli alberi.

Mal del colletto
Mal del colletto
  1. Cos’è il marciume radicale nelle piante coltivate in vaso? Il marciume radicale è una condizione causata da funghi patogeni che attaccano le radici delle piante, causandone il deterioramento e la decomposizione. Questo problema è comune nelle piante coltivate in vaso a causa del ristagno d’acqua nel terreno.

  2. Quali sono i sintomi del marciume radicale? I sintomi includono ingiallimento delle foglie, appassimento improvviso delle piante nonostante il terreno sia umido, e radici molli, scure e puzzolenti al tatto.

  3. Quali piante coltivate in vaso sono più suscettibili al marciume radicale? Le piante coltivate in vaso che richiedono terreni ben drenati sono più suscettibili al marciume radicale. Questo include molte piante ornamentali, erbe aromatiche e ortaggi.

  4. Come si diffonde il marciume radicale nelle piante coltivate in vaso? Il marciume radicale si diffonde principalmente attraverso l’acqua contaminata nel terreno. L’eccesso di irrigazione o la mancanza di drenaggio adeguato possono creare un ambiente favorevole alla crescita dei funghi patogeni.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione del marciume radicale nelle piante coltivate in vaso? Alcuni metodi di prevenzione includono l’uso di terriccio di alta qualità ben drenato, l’utilizzo di vasi con fori di drenaggio e la pratica di un’irrigazione moderata evitando il ristagno d’acqua.

  6. Come posso trattare le piante colpite dal marciume radicale? Se le piante sono colpite dal marciume radicale, è importante agire prontamente. Rimuovere delicatamente la pianta dal vaso, eliminare le radici marce, tagliare eventuali porzioni danneggiate e ripiantare la pianta in un nuovo terriccio ben drenato.

  7. Il marciume radicale è dannoso per gli esseri umani? Il marciume radicale non è dannoso per gli esseri umani, ma può causare danni significativi alle piante coltivate in vaso. È importante gestire correttamente l’irrigazione e fornire un buon drenaggio per prevenirne l’insorgenza.

marciume nero o black rot della vite
Marciume nero o black rot della vite
  1. Cos’è il marciume nero degli acini (black rot)? Il marciume nero degli acini, noto anche come black rot, è una malattia fungina che colpisce le viti e altri fruttiferi, causando la marciume degli acini e la distruzione delle uve. È causato dal fungo Guignardia bidwellii.

  2. Quali sono i sintomi del marciume nero degli acini? I sintomi includono macchie marroni scure o nere sulle uve, che si espandono rapidamente e diventano molli e mummificate. Le uve infette possono cadere prematuramente, causando gravi perdite nella produzione di uva.

  3. Quali vitigni sono più suscettibili al marciume nero degli acini? Il marciume nero degli acini può colpire diverse varietà di vite, ma è particolarmente dannoso per le varietà di uva a buccia sottile, come il Pinot Noir e il Merlot.

  4. Come si diffonde il marciume nero degli acini? Il fungo che causa il marciume nero degli acini può sopravvivere durante l’inverno nelle gemme delle viti e sui residui delle foglie cadute. Si diffonde attraverso le spore del fungo trasportate dal vento o dall’acqua e penetra nelle uve attraverso lesioni o ferite.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione del marciume nero degli acini? Alcuni metodi di prevenzione includono la potatura regolare per favorire una buona circolazione dell’aria intorno ai grappoli d’uva, la rimozione delle foglie infette, la raccolta tempestiva delle uve e l’applicazione preventiva di fungicidi.

  6. Come posso trattare le viti infestate dal marciume nero degli acini? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di fungicidi specifici per il marciume nero degli acini per proteggere le viti sane e ridurre la diffusione della malattia. È importante seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta e applicare gli insetticidi in modo sicuro e responsabile.

  7. Il marciume nero degli acini è dannoso per gli esseri umani? Il marciume nero degli acini non è dannoso per gli esseri umani, ma può causare danni significativi alle viti e ridurre la resa dei raccolti. È importante gestire correttamente il marciume nero degli acini per preservare la salute delle piante e garantire una buona qualità dei prodotti.

Psilla del pero
Psilla del pero
  1. Cos’è la psilla del pero? La psilla del pero, conosciuta anche come Cacopsylla pyri, è un insetto dannoso che attacca i pero e altre piante della famiglia delle Rosaceae. Le psille succhiano la linfa delle foglie e delle giovani piante di pero, causando danni alle foglie e compromettendo la salute complessiva dell’albero.

  2. Quali sono i sintomi dell’infestazione da psilla del pero? I sintomi includono la formazione di piccole increspature sulle foglie, spesso accompagnate da macchie argentee o necrotiche. Le foglie possono arricciarsi verso l’alto o verso il basso e possono cadere prematuramente. L’infestazione grave può causare una riduzione della crescita e della produzione di frutti.

  3. Quali pere sono più suscettibili all’infestazione da psilla? Le varietà di pero più suscettibili all’infestazione da psilla includono la Conference, la Williams e la Packham’s Triumph, ma l’insetto può attaccare una vasta gamma di varietà di pero.

  4. Come si diffonde la psilla del pero? Le psille del pero si diffondono principalmente attraverso il volo degli adulti e il trasporto passivo con il vento. Le uova vengono deposte sulle gemme e sui rami dell’albero, dove le ninfe emergono e iniziano a nutrirsi della linfa.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione dell’infestazione da psilla del pero? Alcuni metodi di prevenzione includono la potatura regolare per rimuovere i rami infetti, la promozione di predatori naturali come coccinelle e crisope, e l’uso di olii vegetali o detergenti delicati per controllare le infestazioni.

  6. Come posso trattare i pero infestati dalla psilla? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di insetticidi specifici per la psilla del pero, come il paration metilico o il malathion, seguendo attentamente le istruzioni sull’etichetta. In alternativa, è possibile utilizzare olii vegetali o detergenti per lavare via le psille dalle piante.

  7. La psilla del pero è dannosa per gli esseri umani? La psilla del pero non è dannosa per gli esseri umani, ma può causare danni significativi ai pero e ridurre la resa dei raccolti. È importante gestire correttamente l’infestazione da psilla per preservare la salute degli alberi e garantire una buona qualità dei frutti.

Mosca bianca delle serre
Mosca bianca delle serre
  1. Cos’è la mosca bianca delle serre? La mosca bianca delle serre, nota anche come Trialeurodes vaporariorum, è un insetto comune nelle serre e nei giardini, dannoso per numerose piante ornamentali e coltivate. Appartiene alla famiglia degli Aleyrodidae.

  2. Quali sono i sintomi dell’infestazione da mosca bianca? I sintomi includono la presenza di piccole mosche bianche o giallastre con ali bianche sugli steli e sulla pagina inferiore delle foglie. Le piante infestate possono presentare macchie gialle o argente, foglie arricciate e una crescita ridotta.

  3. Quali piante sono più suscettibili all’infestazione da mosca bianca delle serre? La mosca bianca delle serre può attaccare una vasta gamma di piante, comprese le coltivazioni orticole come pomodori, peperoni e melanzane, nonché molte piante ornamentali, come gerani, begonie e crisantemi.

  4. Come si diffonde la mosca bianca delle serre? La mosca bianca delle serre si diffonde attraverso il volo degli adulti e il trasporto passivo con il vento. Le femmine depongono le uova sulla pagina inferiore delle foglie, dove le larve emergono e si nutrono della linfa delle piante.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione dell’infestazione da mosca bianca delle serre? Alcuni metodi di prevenzione includono l’ispezione regolare delle piante, l’uso di piante resistenti, il mantenimento di un buon drenaggio del suolo, la riduzione dello stress delle piante e la promozione di predatori naturali come coccinelle e crisope.

  6. Come posso trattare le piante infestate dalla mosca bianca delle serre? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di insetticidi specifici per la mosca bianca, come l’olio di neem o il sapone insetticida, seguendo attentamente le istruzioni sull’etichetta. È anche possibile utilizzare trappole adesive gialle per catturare gli adulti.

  7. La mosca bianca delle serre è dannosa per gli esseri umani? La mosca bianca delle serre non è dannosa per gli esseri umani, ma può causare danni significativi alle piante coltivate. È importante gestire correttamente l’infestazione per proteggere la salute delle piante e garantire una buona qualità dei raccolti.

 

Segni della presenza della mosca dell'olivo
Segni della presenza della mosca dell’olivo

 

  1. Cos’è la mosca dell’olivo? La mosca dell’olivo, nota anche come Bactrocera oleae, è un insetto dannoso che attacca gli alberi di ulivo e può causare gravi danni alla produzione di olive. È una delle principali pesti degli uliveti in molte regioni del mondo.

  2. Quali sono i sintomi dell’infestazione da mosca dell’olivo? I sintomi includono la presenza di piccole mosche colorate con ali macchiate sulla superficie delle olive, nonché la comparsa di punture e ferite sulla buccia degli frutti. Le larve della mosca si sviluppano all’interno delle olive, causandone la caduta prematura o la marciume.

  3. Quali ulivi sono più suscettibili all’infestazione da mosca dell’olivo? Tutte le varietà di ulivi sono suscettibili all’attacco della mosca dell’olivo, ma alcune varietà possono essere più vulnerabili, specialmente quelle con frutti più maturi e dolci.

  4. Come si diffonde la mosca dell’olivo? La mosca dell’olivo si diffonde attraverso il volo degli adulti e il trasporto passivo con il vento. Le femmine depongono le uova all’interno delle olive mature, dove le larve emergono e si nutrono della polpa dell’oliva.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione dell’infestazione da mosca dell’olivo? Alcuni metodi di prevenzione includono la raccolta tempestiva delle olive cadute, la potatura per favorire una buona circolazione dell’aria tra i rami, l’uso di trappole cromatiche per catturare gli adulti e l’applicazione di trattamenti insetticidi nelle fasi critiche dello sviluppo dell’insetto.

  6. Come posso trattare gli ulivi infestati dalla mosca dell’olivo? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di insetticidi specifici per la mosca dell’olivo durante le fasi critiche del ciclo di vita dell’insetto. È importante seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta e utilizzare gli insetticidi in modo sicuro e responsabile.

  7. La mosca dell’olivo è dannosa per gli esseri umani? La mosca dell’olivo non è dannosa per gli esseri umani, ma può causare danni significativi alla produzione di olive e alla resa degli ulivi. È importante gestire correttamente l’infestazione per proteggere la salute degli alberi e garantire una buona qualità del raccolto.

Segni della Minatrice dell'ippocastano
Segni della Minatrice dell’ippocastano
  1. Cos’è la minatrice o cameraria dell’ippocastano? La minatrice dell’ippocastano, conosciuta anche come cameraria ohridella, è una piccola falena che attacca gli alberi di ippocastano, causando danni alle foglie e compromettendo la salute complessiva dell’albero.
    1. Quali sono i sintomi dell’infestazione da minatrice dell’ippocastano? I sintomi includono la presenza di foglie danneggiate con segni di minatura, cioè sottili linee argentee o biancastre causate dalle larve mentre si nutrono del tessuto fogliare. L’infestazione grave può portare al diradamento della chioma e alla morte delle piante.

    2. Quali ippocastani sono più suscettibili all’infestazione dalla minatrice? Tutte le varietà di ippocastano sono potenzialmente suscettibili all’infestazione da minatrice, ma alcuni alberi possono essere più vulnerabili, soprattutto in ambienti urbani o con scarsa circolazione d’aria.

    3. Come si diffonde la minatrice dell’ippocastano? La minatrice dell’ippocastano si diffonde attraverso il volo degli adulti e il trasporto passivo con il vento. Le femmine depongono le uova sulle foglie dell’ippocastano, dove le larve emergono e si nutrono del tessuto fogliare.

    4. Quali sono i metodi di prevenzione dell’infestazione dalla minatrice dell’ippocastano? Alcuni metodi di prevenzione includono la potatura regolare per favorire una buona circolazione dell’aria tra i rami, la rimozione e la distruzione delle foglie infestate in autunno per ridurre la sopravvivenza delle larve durante l’inverno e l’applicazione di trattamenti insetticidi in primavera.

    5. Come posso trattare gli ippocastani infestati dalla minatrice? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di insetticidi specifici per la minatrice dell’ippocastano durante le fasi critiche del ciclo di vita dell’insetto. È importante seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta e utilizzare gli insetticidi in modo sicuro e responsabile.

    6. La minatrice dell’ippocastano è dannosa per gli esseri umani? La minatrice dell’ippocastano non è dannosa per gli esseri umani, ma può causare danni significativi agli ippocastani e ridurre la bellezza degli alberi. È importante gestire correttamente l’infestazione per preservare la salute degli alberi e il paesaggio urbano.

Infestazione da acari
  1. Cos’è un ragnetto (Acari)? I ragnetti, noti anche come Acari, sono un ordine di aracnidi che includono una vasta gamma di specie, alcune delle quali sono parassite, mentre altre sono predatori o si nutrono di materiale organico in decomposizione.

  2. Quali sono i sintomi dell’infestazione da ragnetti (Acari)? I sintomi variano a seconda delle specie di ragnetti. Tuttavia, alcuni segni comuni di infestazione possono includere la presenza di piccoli puntini o macchie sulle foglie delle piante, la formazione di ragnatele e la presenza di escrementi o residui lasciati dai ragnetti.

  3. Quali piante sono più suscettibili all’infestazione da ragnetti (Acari)? I ragnetti possono attaccare una vasta gamma di piante, comprese piante ornamentali, ortaggi, frutteti e colture. Le piante più suscettibili sono spesso quelle coltivate in condizioni di serra o in ambienti caldi e secchi.

  4. Come si diffondono i ragnetti (Acari)? I ragnetti possono diffondersi attraverso il contatto diretto con le piante infestate, ma anche attraverso il trasporto passivo con il vento o con l’aiuto di insetti volanti. Le infestazioni possono verificarsi anche attraverso il trasporto di materiali infestati come terra o attrezzi da giardinaggio.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione dell’infestazione da ragnetti (Acari)? Alcuni metodi di prevenzione includono la pulizia regolare delle piante, la promozione di una buona circolazione dell’aria intorno alle piante, la rimozione delle erbacce e dei detriti organici, e l’uso di acari predatori o l’applicazione di olii minerali o neem.

  6. Come posso trattare le piante infestate da ragnetti (Acari)? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di insetticidi specifici per i ragnetti, come acaricidi o prodotti a base di zolfo, seguendo attentamente le istruzioni sull’etichetta. È importante utilizzare gli insetticidi in modo sicuro e responsabile, evitando danni alle piante e all’ambiente circostante.

  7. I ragnetti (Acari) sono dannosi per gli esseri umani? La maggior parte dei ragnetti (Acari) non è dannosa per gli esseri umani. Tuttavia, alcune specie possono causare reazioni allergiche o irritazioni cutanee. È importante prendere precauzioni quando si maneggiano piante infestate e utilizzare protezioni personali se necessario.

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  • Cos’è la peronospora del pomodoro? La peronospora del pomodoro, nota anche come muffa bianca, è una malattia fungina che colpisce le piante di pomodoro, causando macchie bianche e un feltro di muffa sulle foglie, riducendo la crescita e la resa del raccolto.
  • Quali sono i sintomi della peronospora del pomodoro? I sintomi includono la comparsa di macchie bianche o grigiastre sulle foglie, che possono diffondersi rapidamente e coprire l’intera superficie fogliare. Le foglie possono ingiallire e appassire, compromettendo la capacità della pianta di fotosintetizzare.
  • Quali pomodori sono più suscettibili alla peronospora? Tutte le varietà di pomodoro possono essere suscettibili alla peronospora, ma quelle coltivate in ambienti umidi e con scarsa circolazione d’aria sono particolarmente a rischio.
  • Come si diffonde la peronospora del pomodoro? La peronospora del pomodoro si diffonde attraverso le spore del fungo Peronospora sparsa, che possono essere trasportate dal vento, dalla pioggia o attraverso il contatto diretto con le foglie infette.
  • Quali sono i metodi di prevenzione della peronospora del pomodoro? Alcuni metodi di prevenzione includono la potatura regolare per favorire una buona circolazione d’aria intorno alle piante, la rimozione e la distruzione delle parti infette delle piante, l’applicazione di trattamenti fungicidi preventivi e la promozione di una buona gestione dell’irrigazione.
  • Come posso trattare i pomodori infetti dalla peronospora? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di fungicidi specifici per il controllo della peronospora durante le fasi critiche della crescita delle piante. È importante seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta e utilizzare i fungicidi in modo sicuro e responsabile.
  • La peronospora del pomodoro è dannosa per gli esseri umani? La peronospora del pomodoro non è dannosa per gli esseri umani, ma può causare danni estetici e ridurre la resa delle piante di pomodoro. È importante gestire correttamente l’infestazione per preservare la salute delle piante e la qualità del raccolto.
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  1. Cos’è il marciume nero del cavolo? Il marciume nero del cavolo è una malattia fungina che colpisce le piante di cavolo e altre crucifere, causando macchie nere e necrotiche sulle foglie, riducendo la crescita e la qualità del raccolto.

  2. Quali sono i sintomi del marciume nero del cavolo? I sintomi includono la comparsa di macchie nere, necrotiche e acquose sulle foglie e sulle teste di cavolo, che possono diffondersi rapidamente e compromettere la salute generale della pianta.

  3. Quali varietà di cavolo sono più suscettibili al marciume nero? Tutte le varietà di cavolo possono essere suscettibili al marciume nero, ma quelle coltivate in ambienti umidi e con scarsa circolazione d’aria sono particolarmente a rischio.

  4. Come si diffonde il marciume nero del cavolo? Il marciume nero del cavolo si diffonde attraverso le spore del fungo Alternaria brassicicola, che possono essere trasportate dal vento, dalla pioggia o attraverso il contatto diretto con le foglie infette.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione del marciume nero del cavolo? Alcuni metodi di prevenzione includono la rotazione delle colture, la potatura regolare per favorire una buona circolazione d’aria intorno alle piante, la rimozione e la distruzione delle parti infette delle piante, l’applicazione di trattamenti fungicidi preventivi e la promozione di una buona gestione dell’irrigazione.

  6. Come posso trattare i cavoli infetti dal marciume nero? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di fungicidi specifici per il controllo del marciume nero durante le fasi critiche della crescita delle piante. È importante seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta e utilizzare i fungicidi in modo sicuro e responsabile.

  7. Il marciume nero del cavolo è dannoso per gli esseri umani? Il marciume nero del cavolo non è dannoso per gli esseri umani, ma può causare danni estetici e ridurre la resa delle piante di cavolo. È importante gestire correttamente l’infestazione per preservare la salute delle piante e la qualità del raccolto.

Ticchiolatura delle ornamentali
Ticchiolatura delle ornamentali
  1. Cos’è la ticchiolatura delle ornamentali? La ticchiolatura è una malattia fungina che colpisce molte piante ornamentali, causando macchie scure o nere sulle foglie, sui fiori e sui frutti. È causata da funghi appartenenti ai generi Venturia e Cladosporium.

  2. Quali sono i sintomi della ticchiolatura? I sintomi includono la comparsa di macchie scure, irregolari e necrotiche sulle foglie, sui fiori e anche sui frutti. Le foglie colpite possono ingiallire e cadere prematuramente. Nei casi gravi, la defogliazione può essere estesa, compromettendo l’estetica e la salute della pianta.

  3. Quali piante ornamentali sono più suscettibili alla ticchiolatura?  Molte piante ornamentali possono essere colpite dalla ticchiolatura come rose, cotogni ornamentali, biancospini, meli ornamentali e altre specie appartenenti alla famiglia delle rosaceae. 
  4. Come si diffonde la ticchiolatura?
    La ticchiolatura si diffonde attraverso le spore fungine che sono trasportate dal vento e dalla pioggia. Le spore possono svernare sui detriti vegetali infetti e germinare in condizioni di umidità elevata.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione della ticchiolatura?

    Alcuni metodi di prevenzione includono la rimozione delle foglie dei  detriti infetti dal terreno;
    evitare di bagnare le foglie durante l’irrigazione;
    favorire una buona circolazione d’aria intorno alle piante mediante una corretta potatura;
    utilizzare varietà resistenti (se disponibili);
    applicare trattamenti fungicidi preventivi, soprattutto in condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo del fungo.

  6. La ticchiolatura delle piante ornamentali è dannosa per gli esseri umani?
    La ticchiolatura delle piante ornamentali non è dannosa per gli esseri umani, ma può compromettere l’estetica e la salute delle piante colpite. È importante intervenire tempestivamente in caso di infestazione per preservare la bellezza e la vitalità delle piante ornamentali.
psilla del lauroceraso
psilla del lauroceraso
  1. Cos’è la psilla del lauroceraso? La psilla del lauro (Trioza alacris) è un insetto parassita che attacca le piante di lauroceraso (Prunus laurocerasus). Questo parassita causa danni alle foglie, che si deformano e presentano ingiallimenti e necrosi.
  2. Quali sono i sintomi? I segni della presenza di psilla includono foglie arricciate, ingiallite e con macchie necrotiche. Si possono anche osservare piccole gocce di melata appiccicosa prodotte dall’insetto e, talvolta, la presenza di fumaggine (una muffa nera) sulla superficie delle foglie.
  3.  Quali sono i danni causati dalla psilla del lauro? La psilla del lauro danneggia principalmente le foglie, causandone deformazioni, ingiallimenti e necrosi. Questo può portare a una riduzione della fotosintesi e alla perdita di vigore della pianta. In casi gravi, le infestazioni possono causare la defogliazione parziale o totale della pianta.
  4. Come posso prevenire l’infestazione di psilla del lauro?
    Per prevenire l’infestazione, è importante mantenere le piante in buona salute attraverso una corretta irrigazione e concimazione. Monitorare regolarmente le piante per individuare i primi segni di infestazione. Favorire la presenza di predatori naturali come coccinelle e ragni predatori può aiutare a mantenere sotto controllo le popolazioni di psilla..
  5. Come si può trattare una pianta infestata dalla psilla del lauro?

    Il trattamento può includere l’uso di insetticidi specifici.  In alternativa, l’uso di saponi insetticidi o oli orticoli può essere efficace per le infestazioni leggere. La potatura delle parti infestate può aiutare a ridurre la popolazione di psilla e migliorare la circolazione dell’aria all’interno della pianta. Rimuovere e distruggere le parti infestate può anche prevenire la diffusione del parassita.

  6. Quali altre piante possono essere colpite dalla psilla?Oltre al lauroceraso, altre specie di Prunus possono essere attaccate dalla psilla. Tuttavia, il lauroceraso è una delle piante più comunemente colpite da questo parassita.

IN AUTUNNO....

I danni provocati alle foglie di olivo dall’occhio di pavone
  1. Cos’è l’occhio di pavone? L’occhio di pavone, noto anche come ruggine dell’occhio di pavone, è una malattia fungina che colpisce l’olivo e molte piante ornamentali, inclusi rose, piantaggine e diverse specie di iris. È causata dal fungo Diplocarpon rosae.

  2. Quali sono i sintomi dell’occhio di pavone? I sintomi includono la comparsa di piccole macchie rosse o viola sulle foglie, che si espandono e sviluppano un aspetto simile a un occhio di pavone, con un centro chiaro e un bordo più scuro. Le foglie infette possono ingiallire, appassire e cadere prematuramente.

  3. Quali piante sono più suscettibili all’occhio di pavone? L’occhio di pavone può colpire una vasta gamma di piante ornamentali, ma è particolarmente comune nelle rose e nelle piante di piantaggine. Altre piante suscettibili includono iris e altre piante erbacee.

  4. Come si diffonde l’occhio di pavone? L’occhio di pavone si diffonde attraverso le spore del fungo, che sono trasportate dal vento o dall’acqua. Le condizioni di alta umidità e temperature moderate favoriscono la diffusione della malattia.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione dell’occhio di pavone? Alcuni metodi di prevenzione includono la potatura regolare per favorire una buona circolazione dell’aria intorno alle piante, la rimozione delle foglie infette, l’irrigazione al mattino per permettere alle foglie di asciugarsi durante il giorno e l’applicazione preventiva di fungicidi.

  6. Come posso trattare le piante infestate dall’occhio di pavone? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di fungicidi specifici per l’occhio di pavone per proteggere le piante sane e ridurre la diffusione della malattia. È importante seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta e applicare gli insetticidi in modo sicuro e responsabile.

  7. L’occhio di pavone è dannoso per gli esseri umani? L’occhio di pavone non è dannoso per gli esseri umani, ma può causare danni significativi alle piante e ridurre la resa dei raccolti. Tuttavia, è importante gestire correttamente l’occhio di pavone per preservare la salute delle piante e garantire una buona qualità dei prodotti.

Minatrice serpentina degli agrumi - Pierucci Agricolturapentina-degli-agrumi
Minatrice serpentina degli agrumi
  1. Cos’è la minatrice degli agrumi? La minatrice degli agrumi, nota anche come Phyllocnistis citrella, è un piccolo lepidottero che attacca gli alberi di agrumi, come arance, limoni e mandarini, danneggiando le foglie e compromettendo la salute degli alberi.

  2. Quali sono i sintomi dell’infestazione da minatrice degli agrumi? I sintomi includono la presenza di piccole gallerie o mine sulle foglie, causate dalle larve mentre si nutrono del tessuto fogliare. Le foglie infestate possono apparire sbiadite o decolorate, e l’infestazione grave può portare alla caduta prematura delle foglie.

  3. Quali agrumi sono più suscettibili all’infestazione da minatrice? Tutte le varietà di agrumi sono potenzialmente suscettibili all’infestazione da minatrice, ma alcune varietà possono essere più vulnerabili, specialmente quelle coltivate in condizioni di serra o in regioni con climi caldi e umidi.

  4. Come si diffonde la minatrice degli agrumi? La minatrice degli agrumi si diffonde attraverso il volo degli adulti e il trasporto passivo con il vento. Le femmine depongono le uova sulle foglie degli agrumi, dove le larve emergono e si nutrono del tessuto fogliare, formando le caratteristiche gallerie.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione dell’infestazione da minatrice degli agrumi? Alcuni metodi di prevenzione includono la potatura regolare per rimuovere i rami infestati, la raccolta e la distruzione delle foglie infestate, l’applicazione di olii vegetali o detergenti per controllare le infestazioni e l’uso di trappole adesive per catturare gli adulti.

  6. Come posso trattare gli agrumi infestati dalla minatrice? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di insetticidi specifici per la minatrice degli agrumi durante le fasi critiche del ciclo di vita dell’insetto. È importante seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta e utilizzare gli insetticidi in modo sicuro e responsabile.

  7. La minatrice degli agrumi è dannosa per gli esseri umani? La minatrice degli agrumi non è dannosa per gli esseri umani, ma può causare danni significativi agli alberi di agrumi e ridurre la resa dei raccolti. È importante gestire correttamente l’infestazione per proteggere la salute degli alberi e garantire una buona qualità dei frutti.

Margaronia dell’olivo
  1. Cos’è la margaronia dell’olivo? La margaronia dell’olivo, nota anche come Prays oleae, è una piccola falena che attacca gli olivi, danneggiando i germogli, le foglie e i frutti. È considerata una delle principali piaghe degli uliveti in molte regioni del mondo.

  2. Quali sono i sintomi dell’infestazione da margaronia dell’olivo? I sintomi includono la presenza di piccole macchie marroni o necrotiche sui germogli e sulle foglie, causate dalle larve mentre si nutrono del tessuto vegetale. L’infestazione grave può portare alla defogliazione precoce e alla perdita dei frutti.

  3. Quali olivi sono più suscettibili all’infestazione da margaronia? Tutte le varietà di olivi possono essere suscettibili all’infestazione da margaronia, ma alcune varietà possono essere più vulnerabili, specialmente quelle coltivate in condizioni di serra o in regioni con climi caldi e umidi.

  4. Come si diffonde la margaronia dell’olivo? La margaronia dell’olivo si diffonde attraverso il volo degli adulti e il trasporto passivo con il vento. Le femmine depongono le uova sulle foglie e sui germogli degli olivi, dove le larve emergono e si nutrono del tessuto vegetale.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione dell’infestazione da margaronia dell’olivo? Alcuni metodi di prevenzione includono la potatura regolare per rimuovere i rami infestati, la raccolta e la distruzione delle foglie infestate, l’applicazione di olii vegetali o detergenti per controllare le infestazioni e l’uso di trappole adesive per catturare gli adulti.

  6. Come posso trattare gli olivi infestati dalla margaronia? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di insetticidi specifici per la margaronia dell’olivo durante le fasi critiche del ciclo di vita dell’insetto. È importante seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta e utilizzare gli insetticidi in modo sicuro e responsabile.

  7. La margaronia dell’olivo è dannosa per gli esseri umani? La margaronia dell’olivo non è dannosa per gli esseri umani, ma può causare danni significativi agli olivi e ridurre la resa dei raccolti. È importante gestire correttamente l’infestazione per proteggere la salute degli alberi e garantire una buona qualità dell’olio d’oliva.

Oziorrico danni su foglia
Danni causati su una foglia dall’oziorrinco
  1. Cos’è l’oziorrinco? L’oziorrinco, noto anche come gorgogliatore, è un insetto appartenente alla famiglia dei Curculionidae. Viene considerato uno dei principali parassiti delle piante, visto che può danneggiare le radici, i fusti e le foglie di una vasta gamma di colture agricole e ornamentali.

  2. Quali sono i sintomi dell’infestazione?
    I sintomi possono essere visibili sulle foglie che tendono ad ingiallire o ad appassire.  I danni causati alle radici possono portare all’avvizzimento e all’appassimento delle piante (per esempio si può notare la presenza di buchi o di segni di masticazione sui fusti e sui germogli) e danni al sistema radicale delle piante.

  3. Quali piante sono più colpite dall’infestazione da oziorrinchi? Gli oziorrinchi possono attaccare prati, ortaggi, frutteti, colture ornamentali e piante da vivaio. Alcune delle colture più suscettibili sono mais, frumento, patate, fragole, rododendri e azalee.

  4. Come si diffondono gli oziorrinchi? Gli oziorrinchi si diffondono attraverso il volo degli adulti e il trasporto passivo con il vento. Le femmine depongono le uova nel terreno vicino alle piante ospiti, dove le larve emergono e si nutrono delle radici e dei tessuti vegetali.

  5. L’infezione può colpire il substrato di coltivazione.   
    Il problema principale è  rappresentato dal possibile annidamento delle  larve all’interno del substrato di coltivazione. Le larve possono causare danni alle radici delle piante, con una crescita stentata e conseguente ingiallimento, che può portare alla morte della pianta. 
  6. Quali sono i metodi di prevenzione dell’infestazione da oziorrinco? Alcuni metodi di prevenzione includono la rotazione delle colture, la rimozione delle piante infestate, la riduzione dell’umidità nel terreno, la promozione di predatori naturali come uccelli e insetti predatori e l’uso di barriere fisiche come reti e teli.

  7. Come posso trattare le piante infestate dagli oziorrinchi? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di insetticidi specifici, sia a livello del terreno che sulle parti aeree delle piante. 

  8. Gli oziorrinchi sono dannosi per gli esseri umani? Gli oziorrinchi non sono dannosi per gli esseri umani, ma possono causare danni significativi alle colture agricole e ornamentali. È importante un monitoraggio costante dell’infestazione per proteggere la salute delle piante e garantire una resa ottimale dei raccolti.

Cancri rameali della rosa
Disseccamenti rameali della rosa
  1. Cos’è il disseccamento rameale della rosa? Il disseccamento rameale della rosa è una malattia fungina che colpisce le rose, causando il deterioramento dei rami e delle foglie dell’albero. È causato dal fungo Phialophora cinerescens, noto anche come Phialophora rosae.

  2. Quali sono i sintomi del disseccamento rameale della rosa? I sintomi includono l’ingiallimento e il disseccamento delle foglie lungo i rami, la comparsa di macchie scure o necrotiche sui tessuti vegetali, e il progressivo appassimento e morte dei rami infetti.

  3. Quali rose sono più suscettibili al disseccamento rameale? Le rose più suscettibili al disseccamento rameale sono quelle coltivate in ambienti con elevate condizioni di umidità e scarsa circolazione d’aria, che favoriscono lo sviluppo del fungo.

  4. Come si diffonde il disseccamento rameale della rosa? Il disseccamento rameale della rosa si diffonde attraverso le spore del fungo, che possono essere trasportate dal vento, dalla pioggia o attraverso il contatto diretto con i tessuti infetti. Le spore possono sopravvivere nel terreno e sui resti vegetali per diversi anni.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione del disseccamento rameale della rosa? Alcuni metodi di prevenzione includono la potatura regolare per rimuovere i rami infetti, la rimozione e la distruzione dei tessuti infetti, la promozione di una buona circolazione d’aria intorno alle piante e l’uso di fertilizzanti equilibrati per mantenere la salute delle rose.

  6. Come posso trattare le rose infette dal disseccamento rameale? Alcuni trattamenti includono l’applicazione di fungicidi specifici per il controllo del disseccamento rameale della rosa, come il triforina o il mancozeb, seguendo attentamente le istruzioni sull’etichetta. È importante trattare le piante all’inizio dell’infestazione per prevenire la diffusione della malattia.

  7. Il disseccamento rameale della rosa è dannoso per gli esseri umani? Il disseccamento rameale della rosa non è dannoso per gli esseri umani, ma può causare danni significativi alle rose e ridurre la loro bellezza e longevità. È importante gestire correttamente l’infestazione per preservare la salute delle piante e la loro estetica.

Malattie fungine degli agrumi
Malattie fungine degli agrumi
  1. Quali sono le malattie fungine più comuni degli agrumi? Le malattie fungine più comuni degli agrumi includono la tristezza degli agrumi, l’occhio di pavone, la melanosi degli agrumi, la malattia delle macchie gialle, la muffa bianca e la muffa nera degli agrumi.

  2. Cos’è la tristezza degli agrumi e quali sono i suoi sintomi? La tristezza degli agrumi è una malattia virale trasportata dagli afidi che colpisce le radici degli alberi di agrumi. I sintomi includono una crescita ridotta, ingiallimento delle foglie, clorosi e morte prematura dell’albero.

  3. Cos’è l’occhio di pavone e come si manifesta sugli agrumi? L’occhio di pavone è una malattia fungina causata dal fungo Spilocaea oleagina, che provoca la formazione di macchie circolari o ovulari sulle foglie degli agrumi, simili agli occhi di un pavone.

  4. Quali sono i sintomi della melanosi degli agrumi? La melanosi degli agrumi è una malattia fungina che provoca la formazione di macchie scure o nere sulle foglie, sui rami e sui frutti degli alberi di agrumi.

  5. Come si manifesta la malattia delle macchie gialle sugli agrumi? La malattia delle macchie gialle è una malattia fungina che provoca la formazione di macchie gialle o brune sulle foglie degli agrumi, che possono espandersi e coalescere, portando alla morte dei tessuti fogliari.

  6. Come si combatte la muffa bianca sugli agrumi? La muffa bianca degli agrumi è una malattia fungina che può essere controllata con l’applicazione di fungicidi specifici, la rimozione e la distruzione delle parti infette delle piante e la promozione di una buona circolazione d’aria intorno agli alberi.

  7. Quali sono i metodi di controllo della muffa nera degli agrumi? La muffa nera degli agrumi può essere controllata con l’applicazione di fungicidi specifici, la rimozione e la distruzione delle parti infette delle piante, la pulizia regolare delle foglie e dei rami, e la riduzione dello stress delle piante.

Magnolia colpita da batteriosi
  1. Cos’è la batteriosi della magnolia? La batteriosi della magnolia è una malattia batterica che colpisce gli alberi di magnolia, causando marciume e decadimento dei tessuti vegetali, riduzione della salute dell’albero e compromissione della sua estetica complessiva.

  2. Quali sono i sintomi della batteriosi della magnolia? I sintomi includono macchie scure, necrosi e marciume sui fiori, sulle foglie e sui rami dell’albero di magnolia. Inoltre, si possono osservare perdita di vigore, appassimento e morte dei rami e dell’intera pianta.

  3. Quali magnolie sono più suscettibili alla batteriosi? Tutte le varietà di magnolia sono potenzialmente suscettibili alla batteriosi, ma le piante più deboli o stressate sono maggiormente a rischio di contrarre la malattia.

  4. Come si diffonde la batteriosi della magnolia? La batteriosi della magnolia può diffondersi attraverso ferite aperte sui rami e sui fiori, nonché attraverso l’acqua di irrigazione contaminata e il trasporto passivo con insetti infetti.

  5. Quali sono i metodi di prevenzione della batteriosi della magnolia? Alcuni metodi di prevenzione includono la promozione di pratiche di gestione culturale sane, come la potatura regolare e la fertilizzazione equilibrata, nonché il monitoraggio costante della salute delle piante per rilevare tempestivamente segni di malattia.

  6. Come posso trattare le magnolie infette dalla batteriosi? Al momento non esistono trattamenti curativi efficaci per la batteriosi della magnolia. Tuttavia, è possibile ridurre il rischio di diffusione della malattia attraverso la rimozione e la distruzione delle parti infette dell’albero e l’uso di fungicidi o battericidi preventivi.

  7. La batteriosi della magnolia è dannosa per gli esseri umani? La batteriosi della magnolia non è direttamente dannosa per gli esseri umani, ma può causare gravi danni estetici e strutturali agli alberi di magnolia. È importante gestire correttamente l’infestazione per preservare la salute delle piante e la bellezza del paesaggio.

Mal secco degli agrumi
  • Cos’è il mal secco degli agrumi? Il mal secco è una malattia fungina causata dal fungo Phoma tracheiphila. Colpisce principalmente piante di agrumi come il limone e l’arancio, causando un rapido disseccamento dei rami e, in casi gravi, anche la morte dell’intera pianta.

  • Quali sintomi presenta una pianta colpita dal mal secco? I sintomi iniziali includono il disseccamento delle foglie e dei giovani germogli, che diventano marroni e si staccano facilmente. Successivamente, i rami colpiti mostrano fenditure e ingiallimento. Nei casi più avanzati, il fungo causa il disseccamento completo dei rami e, infine, della pianta intera.

  • Quali piante sono più vulnerabili al mal secco? Tutti gli agrumi possono essere colpiti dal mal secco, ma il limone è particolarmente vulnerabile, così come alcune varietà di arancio. Piante stressate o danneggiate, soprattutto in regioni dal clima caldo e umido, sono maggiormente predisposte a contrarre l’infezione.

  • Come si diffonde il fungo che causa il mal secco?

    Il fungo si diffonde attraverso spore che possono essere trasportate dal vento, dalla pioggia o dagli strumenti di potatura contaminati. L’infezione spesso avviene attraverso ferite sui rami, ed è favorita da condizioni di elevata umidità.

Come posso prevenire il mal secco degli agrumi?

La prevenzione è fondamentale. Ecco alcune misure preventive:

  1. Evita di potare le piante in condizioni di umidità elevata.
  2. Disinfetta regolarmente gli strumenti di potatura.
  3. Mantieni la pianta sana e in condizioni ottimali per ridurre il rischio di infezione.
  4. Evita di creare ferite sui rami, poiché sono punti di ingresso per il fungo.
  5. Esistono trattamenti per il mal secco? Una volta che una pianta è gravemente colpita, è difficile recuperarla. Tuttavia, nelle fasi iniziali, può essere utile rimuovere e bruciare i rami infetti per ridurre la diffusione. L’uso di fungicidi specifici può aiutare a limitare l’infezione, ma è essenziale applicarli con cautela e seguendo le indicazioni del prodotto..

  6.  Qual è il periodo dell’anno in cui il mal secco è più attivo?

    Il mal secco tende a manifestarsi maggiormente durante i periodi di umidità elevata, soprattutto in primavera e in autunno. Anche le piogge intense possono favorire la diffusione delle spore fungine.

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