
La difesa dell’olivo dall’attacco della mosca (conosciuta con il nome tecnico di Bactrocera oleae) è una sfida importante e cruciale, che ogni anno un olivicoltore affronta con l’arrivo della stagione calda. Questo insetto può compromettere gravemente la qualità dell’olio e ridurre notevolmente la produzione del raccolto.
L’utilizzo di trappole cromotropiche, di composti a base di rame, calce e zeolite o di altri prodotti tradizionali come il caolino, rappresentano sicuramente alcune delle soluzioni più utilizzate dagli agricoltori, che negli anni hanno fornito buoni risultati, ma non sempre soddisfacenti.
Accanto ai trattamenti più tradizionali, negli ultimi anni si è segnalato nel settore l’impiego sempre più massiccio di un concime fogliare in polvere bagnabile – Manisol (prodotto realizzato da Manica) – anticascolante e preventivo per colpi di calore, crea una barriera forte e duratura che può essere utile anche contro le punture degli insetti, quindi anche della mosca olearia. Il motivo? Risiederebbe soprattutto nella sua composizione, che oltre ai microelementi di rame e zinco (esiste in commercio anche una versione del Manisol senza rame, ideale per l’utilizzo in agricoltura biologica) vede la presenza di polvere di roccia micronizzata (presente anche nella versione bio).
Ad avvalorare questa tesi è Agricommercio & Garden Retail, periodico dedicato alle problematiche del commercio nel settore agricolo. Negli ultimi anni ha affrontato più volte la questione della mosca dell’olivo, parlando anche di questo prodotto. “Manisol – si legge nell’articolo (abbiamo riportato il link diretto, ndr) è un concime fogliare in polvere bagnabile costituito da rame 4,5%, zinco 0,5% e coformulanti a base di calcio q.b. a 100. Oltre a fornire un importante apporto di rame per le esigenze nutrizionali della pianta determina con il film biancastro che si forma sulla pianta trattata, una efficace protezione verso i colpi di calore e le bruciature causate dalle radiazioni solari. L’effetto collaterale – si sottolinea nell’articolo – è quello di contenimento degli attacchi di insetti e in particolare della mosca delle olive. Gli inerti (in particolare la polvere di roccia presente nel prodotto) hanno un effetto deterrente e disorientante per gli insetti, il rame ha invece un effetto battericida nei confronti dei batteri simbionti presenti nell’intestino della mosca”.
Mosca dell’olivo: un piccolo insetto
ma capace di fare grandi danni grandi
La Bactrocera oleae è un dittero specifico dell’olivo. La femmina depone le uova all’interno delle drupe (le olive). Dopo pochi giorni, nasce una larva che:
- si nutre della polpa del frutto,
- scava gallerie, alterandone la consistenza,
- provoca la caduta precoce dell’oliva,
- causa fermentazioni e processi ossidativi che compromettono la qualità dell’olio.
I principali problemi causati dalla mosca dell’olivo sono:
- Perdita di resa dell’olio (frutti svuotati o caduti prima della raccolta);
- Aumento dell’acidità dell’olio, con valori oltre i limiti per la classificazione come extravergine;
- Sapore alterato, con presenza di difetti come “rancido” o “riscaldo”;
- Minore conservabilità dell’olio.
In annate favorevoli allo sviluppo della mosca (primavere piovose ed estati miti), i danni possono superare anche l’80% della produzione di olive. Il fatto che la mosca punga l’oliva è solo la causa di un primo danno: le olive punte, infatti, sono recettori di agenti patogeni che possono causare danni ulteriori alla salute della pianta.
Senza contare il fatto che, durante le infestazioni più aggressive, è molto difficile distinguere le olive buone da quelle cattive al momento della raccolta. Le olive infestate non si possono mangiare, pertanto il coltivatore può rinunciare al raccolto di tutta la pianta, con perdite economiche importanti.
COME DIFENDERSI DALLA MOSCA DELL’OLIVO
La prevenzione e il monitoraggio sono cruciali per la gestione efficace del problema della mosca dell’olivo. Monitorare regolarmente la presenza del parassita, attraverso trappole e ispezioni visive, consente di intervenire tempestivamente, minimizzando i danni. Inoltre, una gestione integrata che combina diverse strategie di controllo, può aumentare l’efficacia dei trattamenti e ridurre l’impatto ambientale.
Esistono diversi approcci per il controllo della mosca dell’olivo. Le trappole possono rappresentare una delle soluzioni più importanti, soprattutto quando si parla di grandi appezzamenti di terreno. Le trappole a feromoni sessuali, per esempio, attirano e catturano le mosche adulte e permettono di ridurre la popolazione. Le trappole cromotropiche, invece, sono efficaci a causa della loro attrazione visiva. Utilizzano colori attraenti per la mosca dell’olivo, come il giallo o il blu e sfruttano il contrasto e la riflessione della luce per attirare le mosche. Altri prodotti utilizzati a scopo preventivo (includendo anche il caolino, che però si dilava facilmente in caso di piogge) sono soprattutto la calce, la zeolite e il solfato di rame.
Il rame può svolgere un ruolo di contenimento nei confronti della mosca dell’olivo, agendo come inibitore delle simbiosi batteriche.
✅ E se la soluzione migliore fosse il Manisol?

Manisol è un concime fogliare in polvere bagnabile (acquistabile direttamente nel nostro shop online in confezione da 15 Kg). Oltre a determinare un importante apporto di rame per le esigenze nutrizionali della pianta, rappresenta una efficace protezione nei confronti dei colpi di calore e delle bruciature causate dalle radiazioni solari. Il film biancastro che si forma sulla pianta trattata con questo concime biologico la protegge dai raggi solari e dai rischi di scottature: riduce la evapotraspirazione e consente il mantenimento di un’adeguata umidità dei tessuti vegetali.
Grazie alla sua particolare formulazione, questo fertilizzante rimane aderente alle parti trattate ed è perciò difficilmente dilavabile anche in caso di forti piogge (anche se in questo caso si consiglia comunque di ripetere il trattamento). Questa composizione lo rende particolarmente adatto a migliorare l’efficacia di trattamenti contro la mosca, ma anche a fornire una difesa fisica alle nostre piante.
La presenza della polvere di roccia nel prodotto crea una vera e propria protezione “indiretta”, grazie alla formazione di una patina sottile e opaca, capace di disturbare la mosca nel riconoscimento delle drupe per la deposizione e modificano la superficie, rendendola in pratica meno idonea alla puntura.
Anche se non coprente come il caolino puro, la polvere di roccia nel Manisol ha comunque un effetto disturbante, utile in una strategia di difesa integrata.
🧪 Quando e come usare il Manisol
Il Manisol, prodotto ammesso in agricoltura biologica, può essere utilizzato:
- in abbinamento a trappole o in combinazione con altri concimi fogliari;
- da solo come barriera protettiva per le piante contro i colpi di calore.
- A partire dal mese di luglio sono consigliati trattamenti ogni 15 giorni, o dopo eventi meteorologici avversi.
La mosca dell’olivo rappresenta un pericolo costante per la qualità e la quantità della produzione delle olive. Il Manisol, con la sua formulazione a base di rame e polvere di roccia, è un alleato prezioso per rafforzare i trattamenti e contribuire a una difesa naturale, sostenibile ed efficace.