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Biostimolanti in vivaio: l’alleato naturale per la salute delle piante

Piante di olivo coltivazione in vivaio

Nel mondo del vivaismo, l’uso dei biostimolanti rappresenta una vera e propria innovazione. Questi prodotti, di origine naturale, agiscono stimolando molti processi fisiologici delle piante, migliorandone la crescita, la resistenza agli stress e la qualità complessiva per la commercializzazione dei prodotti.
Il 25 giugno del 2019 è stato pubblicato sulla Gazzetta UE il regolamento 2019/1009 del Parlamento Europeo e del Consiglio che stabilisce le norme relative alla messa a disposizione di tali prodotti, ispirandosi al criterio dell’economia circolare. Viene sancito che “Un biostimolante delle piante è un prodotto fertilizzante dell’Ue con la funzione di stimolare i processi nutrizionali indipendentemente dal tenore di nutrienti del prodotto, con l’unico obiettivo di migliorare una o più delle seguenti caratteristiche delle piante o della loro rizosfera come:

  • L’efficacia dell’uso dei nutrienti
  • La tolleranza dello stress abiotico
  • Le caratteristiche qualitative
  • La disponibilità di nutrienti contenuti nel suolo o nella rizosfera”.
Piante di olivo coltivazione in vivaio
L'utilizzo dei biostimolanti è indicato per le piante di olivo

Cosa sono i biostimolanti?

I biostimolanti sono prodotti a base di microrganismi benefici, estratti vegetali, acidi umici e fulvici, amminoacidi, alghe o altre sostanze naturali. Non forniscono direttamente nutrienti, ma ottimizzano l’assorbimento degli stessi e attivano le difese naturali delle piante, agendo sui meccanismi fisiologici delle piante stesse. Questi prodotti si suddividono in diverse categorie, a seconda della loro composizione e del modo in cui interagiscono con la pianta, per esempio:

  • Acidi umici e fulvici. Derivano dalla decomposizione della sostanza organica e migliorano la struttura del suolo, favorendo la ritenzione idrica e la disponibilità di nutrienti per le radici.
  • Alghe e estratti vegetali. Contengono fitormoni naturali (come auxine, gibberelline e citochinine) che stimolano la crescita, la fioritura e la resistenza agli stress.
  • Amminoacidi e peptidi. Favoriscono la sintesi proteica e aiutano le piante a recuperare più rapidamente da periodi di stress (termico, idrico, da trapianto).
  • Microrganismi benefici. L’esempio più concreto è rappresentato dai funghi micorrizici e dai batteri promotori della crescita (PGPR), che migliorano la simbiosi tra pianta e suolo, aumentando l’assorbimento di nutrienti e la resistenza alle malattie.
  • Composti a base di silicio, zinco e altri elementi secondari. Potenziano le difese e rafforzano i tessuti delle piante.

A livello pratico, l’effetto dei biostimolanti si traduce in piante più sane, vigorose e produttive, capaci di affrontare meglio le sfide ambientali tipiche del ciclo vivaistico, come il trapianto, le escursioni termiche, l’eccesso o la carenza d’acqua, ma anche di altri elementi presenti nel terreno, come per esempio eccessi di salinità.

L’utilizzo dei biostimolanti in ambito vivaistico

Coltivazione di agrumi in vivaio
I biostimolanti possono essere impiegati con successo sulle piante di agrumi

Il periodo migliore per l’utilizzo dei biostimolanti dipende dalle specie coltivate e dagli obiettivi. In generale si possono distinguere tre fasi importanti:

  • La fase successiva al trapianto e all invasatura.
  • Periodi di forti stress ambientali
  • La fase vegetativa attiva
  • La fase di di fioritura e fruttificazione
  • La presenza di malattie o parassiti
  • Somministrazioni effettuate in modo preventivo o programmato

1. La fase successiva al trapianto e all’invasatura

Il trapianto è una fase critica che può causare stress radicale e rallentare l’attecchimento. L’applicazione di biostimolanti, come quelli a base di aminoacidi o estratti di alghe, favorisce lo sviluppo dell’apparato radicale e accelera notevolmente l’adattamento al nuovo ambiente.

2. Periodi di forti stress ambientali

Condizioni climatiche avverse, come ondate di calore, siccità o gelate, possono compromettere la salute delle piante. L’applicazione preventiva di biostimolanti rafforza le difese naturali e migliora la resistenza agli stress abiotici.

3. La fase vegetativa attiva

Nel periodo di crescita attiva, l’utilizzo di biostimolanti può ottimizzare l’assorbimento dei nutrienti e stimolare la produzione di biomassa. Questo è particolarmente importante per le piante ornamentali e orticole, visto che permette di migliorare la qualità estetica e produttiva.​

4. La fase di fioritura e fruttificazione

L’utilizzo di biostimolanti in queste fasi può migliorare la qualità e la quantità delle infiorescenze e dei frutti, migliorando lo sviluppo, la radicazione e la produzione.

5. La presenza di malattie o parassiti

I biostimolanti possono favorire meccanismi di difesa naturale delle piante, rendendole più resistenti a malattie e attacchi di parassiti. Questo è particolarmente importante per le piante da vivaio, che sono spesso soggette a malattie a causa della densa popolazione presente e del trasporto.

6. Somministrazioni effettuate in modo preventivo e programmato

L’uso regolare e programmato dei biostimolanti può mantenere le piante in uno stato di salute ottimale, prevenendo l’insorgere di stress e migliorando la resa complessiva. Ad esempio, l’utilizzo di prodotti specifici, ha dimostrato di migliorare la loro qualità, migliorando la resistenza agli stress ambientali. In sintesi l’uso dei biostimolanti può determinare colture più sane, resistenti e produttive, riducendo la necessità del ricorso all’utilizzo di fitofarmaci.

Opportunità e vantaggi dall’utilizzo dei biostimolanti in ambito vivaistico

L’utilizzo dei biostimolanti offre numerosi vantaggi soprattutto in ambito vivaistico. Ecco quelli principali.

  • Miglioramento dell’efficienza nutrizionale

    Grazie all’utilizzo dei biostimolanti, le piante assorbono meglio i fertilizzanti e sviluppano un apparato radicale più sano ed efficiente.
  • Resistenza agli stress abiotici

    Le piante trattate possono mostrare una maggiore tolleranza a condizioni ambientali avverse e una resistenza migliori condizioni avverse improvvise.
  • Migliore qualità estetica

    L’utilizzo di biostimolanti può determinare foglie più verdi, fusti più vigorosi e fiori più duraturi e di migliore qualità.
  • Riduzione dell’uso di fitofarmaci

    Tra gli effetti benefici dei biostimolanti si segnala anche una complessiva riduzione dei fertilizzanti, ma soprattutto di fitofarmaci. Piante più sane e resistenti necessitano mediamente meno interventi in caso di manifestazione di malattie.

I biostimolanti sono adatti a tutte le piante?

Tutte le specie coltivate nei vivai possono trarre un beneficio importante dall’utilizzo dei biostimolanti. Si segnalano in particolare alcune specie:

  • Piante ornamentali come rosai, arbusti da fiore e siepi:

    migliorano la fioritura e la resistenza alle intemperie.
  • Erbacee perenni:

    l’utilizzo dei biostimolanti può determinare uno sviluppo radicale accelerato e una maggiore compattezza.
  • Ortaggi e piante aromatiche IN VASETTI:

    si può registrare un incremento della produzione e una maggiore aromaticità.
  • Giovani piante forestali:

    l’utilizzo dei biostimolanti può determinare un maggiore attecchimento durante la fase del post-trapianto e una migliore resistenza alla siccità.
  • Olivi e gli agrumi:

    anche in questo caso l’utilizzo di biostimolanti è importante e può determinare un miglioramento della tolleranza alla salinità e una migliore resistenza alla siccità.
Coltivazione di piante in vivaio
L'utilizzo dei biostimolanti è indicato per tutte le piante in vivaio

Categoria

Origine/Composizione

Benefici principali

Acidi umici e fulvici

Derivati dalla decomposizione della sostanza organica

Migliorano la struttura del suolo, stimolano la crescita radicale.

Alghe ed estratti vegetali

Estratti da alghe marine e piante ricche di fitormoni

Stimolano la crescita, la fioritura e la resistenza agli stress.

Amminoacidi e peptidi

Proteine idrolizzate, origine vegetale o animale

Favoriscono il recupero da stress, migliorano la sintesi proteica.

Microrganismi benefici

Funghi micorrizici, batteri PGPR

Potenziano l’assorbimento dei nutrienti e la resistenza alle malattie.

Composti minerali

Silicio, zinco, calcio

Rafforzano i tessuti vegetali, aumentano la tolleranza agli stress.

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