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E se il Manisol fosse il migliore alleato per i trattamenti all’olivo?

Foto Manisol Mosca Olivo

Ormai è assodato che per garantire un raccolto di qualità, ogni olivicoltore deve predisporre gli opportuni trattamenti, partendo dalle cause, per prima la mosca olearia.

La mosca dell’olivo, conosciuta come Bactrocera oleae, è un insetto parassita che rappresenta una delle principali minacce per la coltivazione dell’olivo.
Appartenente alla famiglia dei Tephritidae, è particolarmente diffusa nelle aree del Mediterraneo. La mosca dell’olivo è di piccole dimensioni, con una lunghezza che varia da 4 a 5 millimetri, ha un corpo di colore marrone chiaro, occhi verde-blu e ali trasparenti, con una caratteristica macchia scura all’estremità.

COME AGISCE LA MOSCA DELL’OLIVO

Perché la mosca dell’olivo è così pericolosa per l’olivo? Il ciclo vitale della mosca dell’olivo comprende quattro stadi: uovo, larva, pupa e adulto. Le femmine depongono le uova all’interno delle olive, preferibilmente in fase di invaiatura, attraverso l’ovopositore. Dopo la schiusa, le larve si sviluppano all’interno del frutto, nutrendosi della polpa e causando danni significativi. Dopo circa due settimane, le larve si impupano nel terreno o all’interno del frutto caduto. Gli adulti emergono dalle pupe e il ciclo ricomincia. Il numero di generazioni per anno può variare in base alle condizioni climatiche, con un massimo di 4-5, nei climi più favorevoli. Ecco perché i danni possono essere davvero rilevati, fino a compromettere totalmente il raccolto.

I DANNI CAUSATI AGLI OLIVI

La mosca dell’olivo può causare danni diretti e indiretti ai nostri olivi. Le larve scavano gallerie all’interno delle olive, riducendo la quantità di polpa e provocando la caduta dei frutti. Ma non vanno sottovalutati i danni indiretti. Le lesioni create dalle larve favoriscono l’insediamento di infezioni fungine e batteriche, che possono deteriorare le olive e compromettere la qualità dell’olio. Le olive infestate producono un olio di qualità inferiore, perché le ferite causate dalle larve accelerano il processo di ossidazione e aumentano l’acidità dell’olio, compromettendo le sue caratteristiche organolettiche e nutrizionali. La combinazione di riduzione del raccolto, diminuzione della qualità delle olive e dell’olio (e aumento dei costi per il controllo del parassita) porta a una significativa perdita economica per gli olivicoltori.

Danni causati dalla mosca dell'olivo
Danni causati dalla mosca dell'olivo

COME DIFENDERSI DALLA MOSCA DELL’OLIVO

La prevenzione e il monitoraggio sono cruciali per la gestione efficace del problema. Monitorare regolarmente la presenza del parassita, attraverso trappole e ispezioni visive, consente di intervenire tempestivamente, minimizzando i danni. Inoltre, una gestione integrata che combina diverse strategie di controllo, può aumentare l’efficacia dei trattamenti e ridurre l’impatto ambientale. Esistono diversi approcci per il controllo della mosca dell’olivo. Le trappole possono rappresentare una delle soluzioni più importanti, soprattutto quando si parla di grandi appezzamenti di terreno. Le trappole a feromoni sessuali, per esempio, attirano e catturano le mosche adulte e permettono di ridurre la popolazione. Le trappole cromotropiche, invece, sono efficaci a causa della loro attrazione visiva. Utilizzano colori attraenti per la mosca dell’olivo, come il giallo o il blu e sfruttano il contrasto e la riflessione della luce per attirare le mosche. Altri prodotti utilizzati a scopo preventivo (includendo anche il caolino, che però si dilava facilmente in caso di piogge) sono soprattutto la calce, la zeolite e il solfato di rame.
Il rame può svolgere un ruolo di contenimento nei confronti della mosca dell’olivo, agendo come inibitore delle simbiosi batteriche.

MANISOL E MOSCA OLEARIA

Agricommercio Garden & Center è un periodico dedicato alle problematiche del commercio nel settore agricolo. Negli ultimi anni ha affrontato più volte la questione della mosca dell’olivo, parlando anche del Manisol, concime fogliare prodotto da Manica, che nei mesi estivi è uno dei più utilizzati nel mondo dell’agricoltura per proteggere le piante dal caldo e dalle bruciature. L’efficacia del Manisol contro le punture della mosca dell’olivo, a quanto evidenziato nell’articolo, sarebbe dovuta alla presenza all’interno del prodotto della polvere di roccia, capace di inibire l’insetto dal deporre le uova. E anche nel caso ci dovesse riuscire, le punture risulterebbero comunque sterili.

“Nella lotta contro la mosca delle olive, si legge nell’articolo (abbiamo riportato il link diretto, ndr) – i produttori si sono trovati poveri di strumenti adeguati, a seguito della revoca di molecole (dimetoato e fosmet) consolidate nel tempo e nella pratica collettiva. Olivicoltori e tecnici agricoli di tutte le aree olivicole italiane sono stati perciò costretti a modificare l’approccio nella gestione del controllo della mosca delle olive. L’obiettivo principale della difesa è diventato lo stadio adulto della mosca delle olive, contro il quale è necessario intervenire in maniera preventiva”.

La nostra attenzione si è quindi concentrata su un prodotto che è possibile acquistare anche all’interno dello shop online di Pierucci Agricoltura, il Manisol che avrebbe dimostrato una funzione benefica e di contenimento contro la mosca dell’olivo grazie alla sua particolare composizione.

“Manisol è un concime fogliare in polvere bagnabile – si legge ancora nell’articolo – costituito da rame 4,5%, zinco 0,5% e coformulanti a base di calcio q.b. a 100. Oltre a fornire un importante apporto di rame per le esigenze nutrizionali della pianta determina con il film biancastro che si forma sulla pianta trattata, una efficace protezione verso i colpi di calore e le bruciature causate dalle radiazioni solari”.
Ma il Manisol avrebbe anche un effetto secondario importante. “L’effetto collaterale – sottolinea la rivista – è quello di contenimento degli attacchi di insetti e in particolare della mosca delle olive. Gli inerti (in particolare la polvere di roccia presente nel prodotto) hanno un effetto deterrente e disorientante per gli insetti, il rame ha invece un effetto battericida nei confronti dei batteri simbionti presenti nell’intestino della mosca. Grazie alla sua particolare formulazione, Manisol rimane aderente alle parti trattate ed è perciò difficilmente dilavabile anche da forti piogge. Sull’olivo, in particolare, va utilizzato alla dose di 3-4 kg/hl, con 2-3 trattamenti dall’allegagione all’invaiatura (30-40 kg/ha)”.

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