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L’impiego dei correttivi per correggere il pH del substrato

Terreno con misuratore pH

Il pH del substrato di coltivazione è un parametro chimico importante da conoscere poiché incide direttamente sulla funzione nutritiva del suolo in tutte le piante.
Determina infatti importanti  effetti sulla disponibilità degli elementi nutritivi per le colture e la sua conoscenza ci permette di agire nel modo più indicato per ottenere un ambiente  idoneo alla coltivazione.
I valori  di pH dei substrati utilizzati più comunemente per la coltivazione di piante in contenitore sono compresi tra 5 e 7. All’interno di questo intervallo il valore desiderato cambia a seconda della specie o della varietà di pianta coltivata. Se la miscela di materie prime e fertilizzanti utilizzati per la composizione del substrato non raggiunge o eccede il livello di pH desiderato, allora devono essere impiegati nella miscela dei correttivi al fine di adeguare il pH al valore obiettivo.

Terreno con misuratore pH

I correttivi: cosa sono e a cosa servono

I correttivi sono quei particolari tipi di fertilizzanti o ammendanti che non hanno la diretta funzione di nutrire le piante, ma di rendere il substrato più fertile   migliorando  la produzione.
Quando i valori del pH si discostano dall’intervallo ottimale si ha un’insolubilizzazione degli  elementi nutritivi già presenti nel substrato o forniti dalla concimazione.
Utilizzando i correttivi è possibile portare il pH al livello desiderato, consentendo in questo modo un risparmio di apporti nutritivi che verrebbero altrimenti mal assorbiti dalla pianta.
Questo significa ottenere un utilizzo efficiente  dei fertilizzanti, per una coltivazione ecologicamente ed economicamente più sostenibile.

Come correggere il pH del terreno con i correttivi

A seconda dei livelli di pH rilevati si dovrà intervenire impiegando i correttivi più adatti al substrato analizzato.
L’AIPSA (Associazione Italiana Produttori di Substrati di coltivazione e Ammendanti) ha redatto una linea guida dove sono riportate informazioni utili su come intervenire nei vari casi.

elevato ph del substrato

Cause Interventi attuabili
Elevato livello di alcalinità dell’acqua irrigua

Neutralizzare l’acqua irrigua con apporto di acidi durante la fertirrigazione.

Usare un concime acidificante.

Somministrare soflato di ferro per bagnatura del substrato (1-3 g/L); risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il valore del pH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

Aggiungere meno agenti correttivi al substrato.

Uso di concimi con azoto prevalentemente in forma nitrica

Usare un concime acidificante.

Neutralizzare l’acqua irrigua con apporto di acidi durante l afertirrigazione.

Somministrare solfato di ferro per bagnatura del substrato (1-3 g/L); risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il valore del oH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

Alcune specie (es: petunia, vinca, viola) tendono ad accrescere il pH del substrato

Usare un concime acidificante.

Utilizzare un substrato con meno agenti correttivi per specie sensibili al pH elevato.

Somministrare solfato di ferro per bagnatura del substrato (1-3 g/L); risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il valore del pH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

Eccessivo apporto di agenti correttivi al substrato

Controllare il pH del substrato: prenderne un campione, aggiungere acqua fino a saturazione, mettere il campione in un sacchetto di plastica per 3-5 giorni per permettere la stabilizzazione del pH, misurare il valore di pH.

Somministrare solfato di ferro per la bagnatura del substrato (1-3 g/L); risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il valore del pH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

Presenza nel substrato di componenti con pH relativamente alto (corteccia compostata, vermiculite)

Aggiungere meno agenti correttivi al substrato (se viene preparato in azienda).

Somministrare solfato di ferro per bagnatura del substrato (1-3 g/L); risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il valore del pH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

 

Causa
Elevato livello di alcalinità dell’acqua irrigua
Interventi attuabili

Neutralizzare l’acqua irrigua con apporto di acidi durante la fertirrigazione.

Usare un concime acidificante.

Somministrare soflato di ferro per bagnatura del substrato (1-3 g/L); risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il valore del pH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

Aggiungere meno agenti correttivi al substrato.

 

Causa
Uso di concimi con azoto prevalentemente in forma nitrica
Interventi attuabili

Usare un concime acidificante.

Neutralizzare l’acqua irrigua con apporto di acidi durante l afertirrigazione.

Somministrare solfato di ferro per bagnatura del substrato (1-3 g/L); risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il valore del oH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

 

Causa
Alcune specie (es: petunia, vinca, viola) tendono ad accrescere il pH del substrato
Interventi attuabili

Usare un concime acidificante.

Utilizzare un substrato con meno agenti correttivi per specie sensibili al pH elevato.

Somministrare solfato di ferro per bagnatura del substrato (1-3 g/L); risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il valore del pH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

 

Causa
Eccessivo apporto di agenti correttivi al substrato
Interventi attuabili

Controllare il pH del substrato: prenderne un campione, aggiungere acqua fino a saturazione, mettere il campione in un sacchetto di plastica per 3-5 giorni per permettere la stabilizzazione del pH, misurare il valore di pH.

Somministrare solfato di ferro per la bagnatura del substrato (1-3 g/L); risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il valore del pH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

 

Causa
Presenza nel substrato di componenti con pH relativamente alto (corteccia compostata, vermiculite)
Interventi attuabili

Aggiungere meno agenti correttivi al substrato (se viene preparato in azienda).

Somministrare solfato di ferro per bagnatura del substrato (1-3 g/L); risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il valore del pH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

basso ph del substrato

Cause Interventi attuabili
Uso di concimi con azoto prevalentemente in forma ammoniacale o ureica

Usare un concime alcalinizzante.

Interrompere l’iniezione di acidi durante la fertirrigazione.

Somministrare carbonato di calcio per bagnatura del substrato; risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il livello del pH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

Alcune specie (es: geranio, pomodoro, tagete) tendono a diminuire il pH del substrato

Usare un concime alcalinizzante.

Utilizzare un substrato con maggiori quantità di agenti corettivi per specie sensibili a pH basso.

Somminsitrare carbonato di calcio per bagnatura del substrato; risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il valore del pH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

Aggiunta insufficiente di correttivi al substrato

Controllare il pH del substrato: prenderne un campione, aggiungere acqua fino a saturazione, mettere il campione in un sacchetto di plastica per 3-5 giorni per permettere la stabilizzazione del pH, misurare il valore di pH.

Somministrare carbonato di calcio per bagnatura del substrato; risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il valore del pH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

Insufficiente alcalinità dell’acqua per contrastare i cambiamenti di pH causati da concimi acidificanti

Usare un concime alcalinizzante.

Interrompere l’iniezione di acidi durante la fertirrigazione.

Somministrare carbonato di calcio per la bagnatura del substrato; risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il valore del pH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

Causa
Uso di concimi con azoto prevalentemente in forma ammoniacale o ureica
Interventi attuabili

Usare un concime alcalinizzante.

Interrompere l’iniezione di acidi durante la fertirrigazione.

Somministrare carbonato di calcio per bagnatura del substrato; risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il livello del pH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

Causa
Alcune specie (es: geranio, pomodoro, tagete) tendono a diminuire il pH del substrato
Interventi attuabili

Usare un concime alcalinizzante.

Utilizzare un substrato con maggiori quantità di agenti corettivi per specie sensibili a pH basso.

Somminsitrare carbonato di calcio per bagnatura del substrato; risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il valore del pH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

Causa
Aggiunta insufficiente di correttivi al substrato
Interventi attuabili

Controllare il pH del substrato: prenderne un campione, aggiungere acqua fino a saturazione, mettere il campione in un sacchetto di plastica per 3-5 giorni per permettere la stabilizzazione del pH, misurare il valore di pH.

Somministrare carbonato di calcio per bagnatura del substrato; risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il valore del pH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

Causa
Insufficiente alcalinità dell’acqua per contrastare i cambiamenti di pH causati da concimi acidificanti
Interventi attuabili

Usare un concime alcalinizzante.

Interrompere l’iniezione di acidi durante la fertirrigazione.

Somministrare carbonato di calcio per la bagnatura del substrato; risciacquare il fogliame dopo l’applicazione.

Ricontrollare il valore del pH per assicurarsi che sia accettabile per la coltura.

I principali correttivi dei substrati di coltivazione

dolomite

La dolomite è un minerale, composto da carbonato di calcio e magnesio, che consente di alzare lentamente il pH nei terreni acidi.
Il calcio è un costituente di molti enzimi e della parete cellulare dei vegetali, mentre il magnesio svolge un ruolo indispensabile nella fotosintesi clorofilliana oltre a favorire la sintesi degli zuccheri e dell’amido.

dolomite
carbonato di calcio e magnesio

zolfo

In presenza di terreni alcalini o salini, lo zolfo consente di abbassare il livello di pH.
I solfati che si formano in seguito all’applicazione del prodotto permettono la lisciviazione di sodio e cloro e, al tempo stesso, rendono più disponibili magnesio, potassio e calcio.

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